In Aula
21.12.2023 - 10:30
Il documento unico di programmazione, l'atto con cui l'ente dà ai dirigenti e agli uffici gli obiettivi di mandato, ieri è stato al centro della polemica del consiglio comunale che doveva discuterlo. Approvato con 21 voti favorevoli, sei contrari dell'opposizione e un astenuto (Loretta Isotton che decide di prendere una posizione diversa dal gruppo di Lbc) il documento è stato presentato con pochi e stringati cenni tecnici dal direttore generale Agostino Marcheselli con a presiedere il sindaco e nessun assessore della giunta in un momento iniziale della seduta. L'opposizione non ha mancato di far rilevare queste assenze da parte della parte politica sul documento parlando di «mancanza di rispetto per la città».
«Avete fatto una brutta figura davanti alla città, vedere la sindaca seduta da sola senza nessuno della giunta è stata una brutta immagine – ha spiegato il consigliere ed ex sindaco di Lbc Damiano Coletta – in tante ore abbiamo parlato del nulla, abbiamo chiesto quale era la vostra visione e abbiamo perso l'occasione reale di discutere del Dup, i cittadini avranno capito poco dell'importanza di questo documento». A entrare nelle pieghe politiche della programmazione è stato fine discussione il sindaco Matilde Celentano: «L'approvazione del Documento unico di programmazione, a cui il Consiglio comunale in questa seduta è chiamato ad esprimersi, rappresenta il motore di questa amministrazione. Non è un esame a lungo termine, ma puntuale, dal momento che annualmente andremo ad effettuare una rendicontazione e quindi ad effettuare il controllo strategico di quello che ci siamo prefissati. Siamo partiti da zero, con zero soldi in bilancio e abbiamo fatto un miracolo: Latina è in finale per il titolo di capitale italiana della cultura 2026. In palio c'è un milione di euro da investire in questo progetto che punta a rilanciare l'immagine della nostra città in Italia e nel mondo». Il sindaco ha poi illustrato alcuni obiettivi strategici inseriti anche nelle linee programmatiche: la Latina città digitale, («A febbraio avremo un nuovo sito e nuove modalità di interfacciarci ai servizi del Comune»), la "Cultura e il turismo" con la stagione teatrale, il rilancio della Marina con l'annuncio dell'approvazione di un emendamento alla legge di bilancio che consentirà di sbloccare il progetto di via Massaro.
Tra gli obiettivi citati dalla sindaca anche pulizia e decoro, con le politiche su Abc («a breve andremo a rimuovere i cassonetti su strada anche in centro per sostituirli dapprima con contenitori più decorosi e poi con i cassonetti intelligenti») e scuole e università. «Nonostante un bilancio fortemente ingessato – ha detto il sindaco - abbiamo fatto consistenti variazioni di bilancio per i lavori di manutenzione dei plessi scolastici comunali. Abbiamo appena concluso l'operazione acquisto dell'ex Banca d'Italia per ridare funzione all'edificio del centro storico». Celentano ha ricordato anche sulla sanità i 124 posti letto di medicina generale che risolveranno il problema di sovraffollamento del pronto soccorso. «Sottolineo solo che questo documento è la nostra carta magna per proiettarci nel futuro, per portare sviluppo sul nostro territorio e per fare di Latina una città moderna e al passo dei cambiamenti». Ma le parole del sindaco non hanno convinto l'opposizione: «La mancanza di visione si riscontra in varie materie - spiegano nel Pd - come per l'isola pedonale, su cui ancora non si è sciolta la riserva ma ci si è limitati a promettere una ‘rimodulazione' che può significare tutto o nulla. Nessuna idea anche sul centro storico: cosa ne sarà del garage Ruspi, del mercato annonario e della Banca d'Italia? Il centro città, al momento, può contare a livello sociale solamente su una biblioteca in formato ridotto: a quando, i lavori di ampliamento della struttura?». «Non c'è impulso verso il futuro – ha detto la consigliera Floriana Coletta – Si parla di ‘persona al centro' ma si parla mai di bambini, di asili né di donne. Cogliamo l'occasione per ricordare, con grande imbarazzo della maggioranza, che su Al Karama tutto è fermo. Latina festeggia il suo Natale ma i bambini e le famiglie dell'ex Rossi sud sono al freddo, i più piccoli non vanno a scuola. E dei moduli abitativi che, secondo un preciso impegno dell'assessore Carnevale, dovrebbero essere consegnati il 22 dicembre non c'è neanche l'ombra». Il consigliere De Amicis ha invece ricordato che il vero banco di prova ora «è il bilancio di previsione che questa amministrazione vota prima della scadenza, un fatto importante».
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione