Il caso
29.01.2024 - 12:30
Non tarda ad arrivare la replica dell'assessore Gianluca Di Cocco alla consigliera di M5S Maria Ciolfi rispetto alla situazione di Rio Martino. La consigliera aveva annunciato una interrogazione, l'assessore ha praticamente risposto. Tutto a mezzo stampa, senza nemmeno attendere di essere in aula. La situazione del porto è sempre difficile, tra insabbiamenti e criticità. L'esponente M5S accusa di sostanziale immobilismo l'amministrazione Celentano.
«Rammento alla consigliera Ciolfi - dice l'assessore Di Cocco che la gara per la concessione di Rio Martino è stata istruita dall'amministrazione Coletta per un affidamento di sei anni. Una concessione che già nasce con difficoltà, per via dei pochissimi anni di gestione. Riusciamo, comunque, nelle difficoltà ad instaurare nel rispetto dei ruoli una serie di colloqui e incontri propedeutici alla convenzione con l'aggiudicatario e il Comune di Sabaudia, affinché si possano trovare legittime soluzione ad una vicenda su cui l'amministrazione vuole mettere la parola fine, dopo anni d'immobilismo e criticità alla questione Rio Martino e Borgo Grappa. Soluzioni difficili da trovare in pochi mesi, ma che sono convinto riusciremo comunque a ottenere e concretizzare per l'attuazione dei famosi 200 posti barca come da gara e da Pef prodotto».
«Le denunce della consigliera Ciolfi, sull'immobilismo dell'amministrazione in merito a questa vicenda, non hanno fondamento - aggiunge Di Cocco - Anzi! Stia tranquilla la consigliera Ciolfi che il nostro modus operandi, al netto delle difficoltà del momento, è più concreto in questi pochi mesi che nella sua passata gestione settennale. Siamo permanentemente in contatto non solo con la Regione Lazio, ma anche con lo stesso Ministero del Mare nella persona del ministro Nello Musumeci, affinché, ripeto dopo anni di false promesse, si trovi finalmente uno sviluppo concreto ad un territorio abbandonato da anni. Le questioni sollevate dalla consigliera del M5s non sono certo una novità per noi; stiamo anche recuperando su vicende del passato, ad esempio l'ultimo dragaggio. Un intervento di qualche anno fa, realizzato durante l'amministrazione Coletta senza aver coinvolto il Comune di Sabaudia, il che potrebbe aprire a contenziosi. Sul nuovo dragaggio ancora non effettuato, il problema è solo ed esclusivamente burocratico per definire un atto che non vada a sollevare qualsiasi intervento da parte della Corte dei conti. Un aspetto questo che non può non tenersi in considerazione, al netto dell'urgenza da parte dell'ufficio Ambiente nel procedere velocemente ad una soluzione come più volte indicato dal sottoscritto.
Oggi a cuore di questa amministrazione non c'è la ricerca delle responsabilità del passato, politiche o amministrativa, c'è solo la ricerca delle soluzioni che, sebbene difficili, saremo in grado di trovare.
In aula risponderò e questo è certo. Andrò anche a spiegare il lavoro fatto per il recupero dei quasi 6 milioni di euro per la protezione della costa, che si stavano perdendo per negligenza proveniente dal passato, e per un Pua da revisionare» conclude Di Cocco.
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