Scontro in maggioranza
26.03.2024 - 22:00
Il sindaco di Aprilia, Lanfranco Principi
Lo scontro in maggioranza tra Fratelli d'Italia e l'assessore Roberto Boi ha aperto un caso all'interno dell'amministrazione comunale di Aprilia. Le dure parole del delegato all'Urbanistica contro la Regione Lazio e i consiglieri regionali del partito di Giorgia Meloni sulla discarica e la conseguente richiesta di FdI di revoca delle deleghe assessorili hanno costretto il sindaco Lanfranco Principi a intervenire direttamente, avviando una mediazione per sanare la frattura tra le parti in causa. E alla fine la vicenda sembra essere rientrata, Boi resterà al suo posto di assessore anche se probabilmente servirà un chiarimento nella prossima riunione di maggioranza. Mentre dal primo cittadino arriva un invito a una maggiore calma all'indirizzo dei suoi alleati, anche in virtù degli importanti appuntamenti da affrontare, a partire dal Consiglio comunale di venerdì sul bilancio. «Stia tranquilla l'opposizione sui miei silenzi che definiscono imbarazzanti: il ruolo di un politico non è quello di aprire la bocca e dargli fiato e soprattutto non è il ruolo del sindaco. Siamo in un momento cruciale - afferma Principi - della vita amministrativa, appena usciti da un concreto rischio di dissesto finanziario e alle soglie dell'approvazione del bilancio, due temi che toccano la vita dei cittadini nel quotidiano. Abbiamo il dovere di rimanere concentrati sulle priorità, su quei temi per i quali siamo stati chiamati a governare. Lo scambio avvenuto nei giorni precedenti, fa parte della politica e del confronto su posizioni diverse. Pur rispettando l'accalorarsi degli animi, che dimostra sempre passione per il proprio lavoro, non mi è piaciuto nei modi. Il progetto di deposito finale del ciclo rifiuti è uno dei temi importanti che abbiamo sulla scrivania e come Amministrazione abbiamo posto delle obiezioni tecniche che sono parte della procedura amministrativa regionale. Quello dei rifiuti è un tema complesso, non deve essere né strumentalizzato, né politicizzato».
A replicare all'opposizione che domenica aveva attaccato il sindaco, l'assessore all'Ambiente Vittorio Marchitti e Fratelli d'Italia, ci ha invece pensato l'intera coalizione "Un'Altra Aprilia" con una nota di fuoco. «Non siamo disposti ad accettare lezioni di politica o sulla gestione di temi importanti per la città da questi professionisti dell'aria fritta. Non a caso - affermano - alle urne la maggioranza dei cittadini ha scelto di bocciare il loro progetto e cambiare rotta, anche se a distanza di mesi non sembrano essersene fatti una ragione. A determinare la bocciatura sono state le fandonie raccontate su vari temi, in particolar modo rispetto a quello legato all'impiantistica dei rifiuti. Un tema caldo, sul quale del resto sarebbe per loro difficile esprimersi, dopo che dieci anni di giunte regionali di sinistra guidate dall'allora presidente della Regione Nicola Zingaretti, hanno portato solo l'aumento del numero e della dimensione degli impianti, con la compiacenza dell'allora sindaco Antonio Terra. Quello stesso Terra che come dimostrato in aula consiliare verbali alla mano, nel 2002 da assessore all'urbanistica, aveva definito come già compromessa una delle zone oggetto dei primi ampliamenti di impianti. I cittadini lo sanno bene». E poi la maggioranza conclude: «Non si preoccupino dunque della nostra dialettica politica, a volte anche aspra come in questi giorni: Aprilia finta-civica è andata in frantumi miriadi di volte nella scorsa consiliatura, finendo per inglobare due ex candidati sindaco avversi pur di rimanere ognuno sulla propria poltrona. Quando si dice da che pulpito».
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione