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Fazzone: ritornare al nucleare: disegno di legge per riattivare le centrali

Il senatore di Forza Italia, presidente della commissione Ambiente: «Il Paese deve diventare autonomo energeticamente: servono nuovi impianti»

Fazzone: ritornare al nucleare:  disegno di legge per riattivare le centrali

Riattivare le centrali nucleari e aprirne di nuove. Il senatore di Forza Italia Claudio Fazzone si fa promotore della proposta di legge per il rilancio dell'energia nucleare di nuova generazione in tutta Italia e anche a Latina. Il senatore azzurro è presidente della commissione Ambiente di Palazzo Madama e questa sua iniziativa legislativa assume dunque un peso considerevole.


Il disegno di legge è il numero 1063 del 2024 ed è stato presentato a metà marzo. Il titolo racchiude già la sintesi dei successivi cinque articoli: "Disposizioni per la riattivazione delle centrali nucleari esistenti sul territorio nazionale e la costruzione di nuovi impianti di produzione di energia nucleare". Nel centrodestra da tempo è in corso un ragionamento proprio relativo all'energia nucleare. L'obiettivo di rendere l'Italia indipendente dal punto di vista energetico è arrivato come un macigno sul tavolo della politica allo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina. Il governo guidato allora da Mario Draghi avviò un costante percorso di autonomia del Paese rispetto alle forniture di energia dall'estero.

Ma per essere davvero indipendenti bisogna fare di più. Ma in un Paese come l'Italia dove ogni progetto energetico si porta dietro migliaia di timori e proteste ambientaliste, il percorso non è per nulla semplice. L'energia nucleare è considerata una delle opzioni, anche se in Italia se n'è fatto a meno da 40 anni, ossia dopo i referendum indetti a seguito dell'incidente di Cernobyl. «A oggi l'utilizzo di reazioni di fissione nucleare per la produzione di energia elettrica non è previsto dalla normativa nazionale» rileva il senatore Fazzone. «Le politiche di transizione energetica hanno, infatti, riportato in auge questa tecnologia, in quanto essa non rilascia fumi climalteranti e il combustibile ha un costo molto basso, vantaggi cui si contrappone, tuttavia, l'elevatissimo costo di realizzazione degli impianti, anche a fronte di una potenza a volte contenuta degli stessi. In tutto il mondo sono attualmente in fun- zione circa 440 centrali nucleari in trentadue Paesi; l'energia nucleare rappresenta il 10 per cento di tutta l'energia prodotta a livello mondiale».

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