Politica
11.06.2024 - 10:00
Nicola Procaccini (Fratelli d'Italia)
Già oggi prende l’aereo per Bruxelles dove dovrà cercare di allargare il più possibile il gruppo di Ecr, i Conservatori europei, di cui è leader. Nicola Procaccini è ormai il punto di riferimento di Fratelli d’Italia all’europarlamento. La riconferma è stata ottenuta a suon di preferenze, oltre centoventimila, che lo portano ad essere il candidato più votato del partito in tutta Italia dopo Giorgia Meloni. «E’ una grande responsabilità, senza dubbio - afferma Nicola Procaccini - Ma è anche una grande soddisfazione, perché viene premiato un lavoro lungo cinque anni, difficili e complicati in Europa. Ma che hanno portato ad oggi». Nel 2019 Procaccini era una sorta di paria, tanto che addirittura la sinistra aveva pensato per lui e gli altri di Ecr di creare una sorta di cordone sanitario. Ma giorno dopo giorno la situazione è cambiata, la serietà e professionalità di Procaccini sono state caratteristiche apprezzate dagli altri colleghi, tanto da farlo emergere come uno dei più influenti politici dell’europarlamento nel 2023. L’anno in cui Procaccini diventa presidente del gruppo Ecr.
I prossimi cinque anni saranno diametralmente diversi, comunque: «C’è stato un evidente spostamento a destra dell’Europa. Gli elettori hanno dato una chiara indicazione. Questo avrà certamente delle ricadute nelle scelte politiche che si faranno nell’europarlamento, perché non si può non considerare questo scenario». Procaccini ha provato a spiegare in queste settimane come «in Europa non è facile definire maggioranza e minoranza, come siamo abituati a fare in Italia. E’ difficile dire “costruiamo la stessa maggioranza” perché le maggioranze sono liquide a Bruxelles e Strasburgo. Possono cambiare da una proposta a un’altra. Diciamo che certamente c’è uno spostamento a destra inevitabile. La commissione, il consiglio e l’europarlamento hanno una matrice che guarda a destra».
Buone sensazioni anche per il governo nazionale. «Governo ma anche maggioranza - puntualizza Procaccini - Non capita spesso che un governo esca rafforzato dal voto come accaduto invece in Italia e allo stesso tempo crescono tutti i partiti della maggioranza. E’ il segnale evidente di come si stia lavorando bene e che bisogna continuare su questa strada. Il nostro Paese ha una guida solida, mentre le Europee nella vicina Francia hanno portato a una crisi di governo. Sono segnali importanti». Il tempo dei festeggiamenti è stato comunque breve, perché già oggi Nicola Procaccini prende l’aereo direzione Bruxelles dove ha in agenda una serie di appuntamenti strategici per costruire un gruppo Ecr più forte e più ampio. «L’obiettivo è capire se altri partiti vorranno unirsi a noi. Non è un lavoro facile perché bisogna condividere obiettivi e valori». Quello di Ecr dovrebbe essere il terzo gruppo, per grandezza, all’europarlamento, dopo Ppe e Socialisti. La delegazione di Fratelli d’Italia è a sua volta la terza per grandezza tra tutte quelle presenti all’europarlamento.
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