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L'opposizione boccia Celentano: «Città indietro nei servizi, su Abc danno all’erario»

Il commento sui dodici mesi della gestione Celentano: «Tante parole, mancano i fatti»

L'opposizione boccia Celentano: «Città indietro nei servizi, su Abc danno all’erario»

Un elenco di buone intenzioni declinate al futuro ma non supportate da azioni concrete e con tanti capitoli incerti e rimasti indietro tra decoro, rifiuti, litorale, cultura e opere pubbliche. Così le opposizioni giudicano dodici mesi di amministrazione Celentano e ieri in una conferenza stampa, al tavolo per Lbc Damiano Coletta, per il Pd la capogruppo Valeria Campagna, per il M5S Maria Grazia Ciolfi e per Latina 2032 Nazzareno Ranaldi, hanno messo in fila critiche e giudizi su quanto emerso nell'ultimo anno. «La sindaca dice ‘Faremo, affideremo’ raccontando una città distante dalla realtà – esordisce Campagna – e mai suffragata con date certe e iter amministrativi concreti. Su verde pubblico, decoro, sicurezza non vediamo risultati, mancano i servizi, al Parco Falcone e Borsellino, il cui cantiere è stato inaugurato in stile propagandistico, i lavori non decollano e i cittadini sono preoccupati. C'è stato un bando per gli asili nido disertato, una candidatura a capitale della cultura come pure operazione di marketing, un teatro senza direzione artistica per il quale Celentano ha deciso gli spettacoli sfogliando il catalogo Atcl in base ai suoi gusti personali, il Comune ridotto ad affittacamere per destinare luoghi come ex Banca d'Italia ed ex garage Ruspi all'università. Non ci siamo». Maria Grazia Ciolfi si è concentrata sul litorale, sulla mancata gara per le passerelle, la pianificazione ancora indietro, il dragaggio nel porto canale ancora non realizzato, il progetto di contrasto all’erosione che giace insieme al Pua i cui tempi si sono allungati ancora.

«Sul lato B non ci sono ancora assegnazioni per i chioschi, le concessioni degli stabilimenti sono decadute, stiamo aspettando che gli europarlamentari vadano a incidere sulla Bolkestein». La consigliera grillina ha parlato anche della Latina Ambiente e dei sei milioni di euro pagati dal Comune che potrebbero farla tornare in bonis. Sui rifiuti si è soffermato anche l’ex sindaco Damiano Coletta. «Su Abc c’è la possibilità che si stia verificando un danno all’erario e il rischio di incorrere nella corte dei conti, del resto il Comune che aveva raddoppiato la raccolta differenziata sotto la mia gestione ora è fermo da un anno, non ha esteso la raccolta in centro e sta cercando degli alibi.

La segretaria di Lbc Elettra Ortu la Barbera ha invece posto l’accento sulla mancanza di attenzione per le fragilità, anziani, persone senza fissa dimora, per i quali mancano programmazione e progettazione. Coletta parla anche della Latina Ambiente e «dell'amministrazione che vuole tutelare interessi personali a scapito degli interessi comuni» del 30% in più sulla Tari, delle utenze nascoste sulle quali non si è lavorato, del mancato avvio delle guardie ambientali. Infine Nazzareno Ranaldi parla della mancanza di personale, delle emergenze legate agli impianti sportivi, delle casette costruite per Al Karama che non convincono (“non so se sono abitabili”). «Quando si insedia il commissario Valente – spiega - certifica le opere pubbliche in cento milioni di euro per la maggior parte dai fondi Pnrr, con i progetti 'A Gonfie vele', quelli per la scuola di Milazzo e per il Nicolosi, progetti che questa amministrazione dovrà gestire e che ha ereditato».

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