Politica
25.08.2024 - 14:30
Ci sono voluti venti minuti per dare il via libera definitivo ai 5 progetti di finanza in base ai quali altrettanti stabilimenti di Serapo resteranno agli attuali titolari. L’ok è arrivato dalla maggioranza nel consiglio comunale di ieri mattina, in assenza dell’opposizione uscita dall’aula al momento del voto e dopo aver letto un lungo documento. Una nota nella quale sono elencate tutte le criticità della scelta relativa ai progetti di finanza e al fatto che non rispondono, per principio, alla gara per l’assegnazione voluta invece dalla Direttiva Bolkestein che l’Unione Europea chiede all’Italia di applicare da 18 anni.
A latere della contestazione concettuale i consiglieri di opposizione sia ieri che nei giorni precedenti avevano sollevato questioni specifiche di legittimità, quali il via libera tecnico a portare in aula i progetti depositati il 25 ma poi integrati con modifiche che avrebbero richiesto una nuova e ulteriore valutazione. A difendere, per la terza volta in una settimana, i 5 progetti di finanza, è stato il sindaco Cristian Leccese che ha ribadito come questo «esperimento» potrebbe essere preso ad esempio da tutti gli altri Comuni costieri italiani e ha anche difeso la tempistica strettissima osservata per l’approvazione. L’opzione dei progetti di finanza non riguarda solo le cinque società titolari di altrettanti stabilimento per i quali c’è stato l’ok ieri ma anche altri sei progetti, identici nella finalità, di cui uno già depositato e altri cinque in fase di presentazione. Dopo il passaggio in aula, la procedura continua con la valutazione della Cuc (centrale unica di committenza) di Formia che con evidenza pubblica dovrà verificare se vi siano altre offerte per le stesse particelle demaniali e in quel caso valutare le nuove offerte consentendo però a color che hanno già depositato l’istanza di correggere e adeguare i loro progetti. Il tutto nell’arco di 40 giorni dalla prima pubbicazione della Cuc.
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