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Concessioni balneari, Pd e M5S: gare non più rinviabili

Ciolfi: l’assessore aveva detto che l’iter era stato avviato. Ma ad oggi non se ne ha traccia. Campagna: sul tema ci vogliono momenti di confronto pubblico

Concessioni balneari, Pd e M5S: gare non più rinviabili

Il nodo delle 21 concessioni balneari, decadute il 23 dicembre 2023 e da mettere a gara, continua ad essere problematico per l'amministrazione Celentano che sembra viaggiare con grande lentezza nel gestirlo e affrontarlo. Sembra che qualcosa si muoverà con il rientro dalle ferie della dirigente del servizio ma nei prossimi mesi il Comune pubblicherà le linee guida propedeutica alla determina e alle procedure di gara con tempi che si preannunciano lunghi.

 chiedere chiarezza sin dalla decisione dell'Unione Europea di adottare la Direttiva Bolkestein (2006/123/CE), è il M5S con la sua capogruppo Maria Grazia Ciolfi. Le sentenze gemelle nn. 17 e 18 del 2021 dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato che hanno abolito le deroghe nazionali, incompatibili con il diritto dell’UE, e la recente sentenza di fine aprile del Consiglio di Stato obbligano ad avviare immediatamente le gare. Ciolfi sul punto aveva presentato una interrogazione. «Alla mia interrogazione – spiega oggi - l’Assessore non ha saputo fornire risposte concrete, limitandosi a dichiarare che l’iter per le procedure di gara è stato avviato. Ma ad oggi non se ne ha traccia». L'unico atto certo del Comune di Latina è del 30 dicembre 2023, data della determinazione dirigenziale n. 2854/2023 che ha sancito l'urgenza di avviare procedure ad evidenza pubblica per l'assegnazione delle concessioni demaniali marittime entro la fine del 2024.

Il documento ha fornito un quadro esaustivo con 28 concessioni demaniali marittime attive, di cui 21 scadute al 31/12/2023, e altre che scadranno nel 2026, 2028 e 2036. «Il tema è scivoloso per questa amministrazione - prosegue la consigliera - seppure l’Assessore Di Cocco potrebbe farsi consigliare dall’Assessora Nasti, nell’ambito di un lavoro collegiale che l’organo di giunta dovrebbe esercitare, che in occasione di un convegno sulle concessioni balneari del 2022 promosso dall’allora commissario Valente e dall’avvocatura comunale, rese un intervento nel quale dichiarava senza possibilità di fraintendimento, che le concessioni dovevano andare a gara e chiuse nel più breve tempo possibile».

Su questa vicenda si esprime anche la capogruppo del Pd Valeria Campagna per la quale le gare pubbliche non possono più essere rinviate vista la scadenza di tutte le concessioni in essere. «Il nodo da sciogliere è che, nonostante le disposizioni europee previste dalla direttiva Bolkestein, in Italia le concessioni balneari continuano ad essere rinnovate automaticamente, senza una gara pubblica. Questo perpetua una situazione di rendita di posizione che penalizza l'innovazione e la concorrenza, ostacolando lo sviluppo economico del settore. Per l’esponente del Pd il centro destra a Latina come a livello nazionale, ha illuso gli operatori di poter beneficiare di ulteriori proroghe.

«E’ fondamentale quindi che la gestione delle concessioni balneari avvenga tramite gare pubbliche, aperte e trasparenti, per promuovere la concorrenza e assicurare un utilizzo sostenibile del demanio marittimo. Le gare dovranno rispettare principi di imparzialità, non discriminazione e trasparenza, garantendo che l’affidamento delle concessioni avvenga nel rispetto delle regole europee. Non meno importante è la necessità di integrare nei criteri delle gare pubbliche la tutela del lavoro e la sostenibilità ambientale. È essenziale premiare quei concessionari che offrono contratti di lavoro regolari e condizioni di lavoro dignitose, oltre a promuovere la tutela della costa e l’accessibilità per tutti i cittadini e tutte le cittadine». Valeria Campagna crede che «in assenza di discussioni nei luoghi deputati, è fondamentale organizzare momenti di confronto pubblico per affrontare questi temi. Il Partito Democratico continuerà a lavorare a tutti i livelli per promuovere la libera concorrenza e il miglioramento dei servizi ai cittadini».

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