Il piano
30.08.2024 - 10:00
Ci vogliono 4 mesi per fare una gara al Comune di Latina e se non si ricorre all'accordo quadro, procedura che era stata utilizzata con frequenza dalla precedente amministrazione, si rischia di andare lunghi con questi tempi e di non garantire servizi importanti per la città. Il dato è emerso ieri nella commissione Trasparenza convocata dalla presidente Floriana Coletta per fare il punto sulla gara riguardante la derattizzazione, disinfestazione e deblatizzazione, approfondendo un tema legato a un servizio essenziale per la salute e l’igiene pubblica, che, come ha spiegato la stessa presidente «ha portato non pochi disagi alla cittadinanza in questi mesi estivi soprattutto nelle zone più popolose e nei quartieri non serviti dal porta a porta in particolare il centro». In commissione è stato ricostruito che il nuovo bando della gara triennale scadeva l’1 luglio e l’ultima proroga con la quale era possibile far lavorare la vecchia ditta scadeva il 30 giugno 2024.
Per non rimanere scoperti dal servizio, nelle more dell’espletamento della gara, l’amministrazione ha optato per un mini affidamento di quattro mesi. I tempi tecnici necessari per attivare questo mini incarico hanno impedito per i mesi di luglio e agosto di espletare i servizi di disinfestazione, derattizzazione e deblattizzazione comprensivi di quelli a chiamata diretta dei cittadini, arrivati numerosi da diversi quartieri della città, dai borghi al centro. La proliferazioni dei ratti ai cassonetti è stata evidente in molti punti della città e tante segnalazioni sono arrivate dai cittadini per la presenza di blatte soprattutto nel centro storico. Tra le situazioni più critiche quella che aveva evidenziato don Alessandro Aloè, parroco della parrocchia san Francesco d'Assisi di borgo Bainsizza: aveva scritto al Comune più volte per segnalare la situazione insostenibile che si era creata, con molti anziani ma anche adulti e bambini che hanno fatto fatica a vivere la parrocchia e gli spazi dell'oratorio a causa delle mosche, un problema più grave che in altri luoghi a causa del vicino pollificio di via del Bufalotto». «La situazione di disagio vissuta per la presenza di mosche, zanzare e anche blatte e ratti, è innegabile – spiega Floriana Coletta - la politica aveva il dovere di predisporre con largo anticipo la mini gara evitando il disservizio che si è poi verificato. Già prima dell’estate del resto erano arrivate segnalazioni da parte della Asl e della Regione Lazio sul rischio di arbovirosi e le conseguenti indicazioni a mettere in atto tutte le possibili misure di prevenzione primaria, incrementando l’attivazione di trattamenti ordinari per la tutela dei cittadini, soprattutto i più fragili. Dal 2019 il servizio di disinfestazione – aggiunge Coletta – non si era mai interrotto, fino a luglio di quest’anno. Era dunque importante e doveroso un confronto in commissione Trasparenza sugli atti dell’amministrazione. Tutto avviene in termini costruttivi e ogni discussione è unicamente finalizzata a migliorare per il futuro i servizi per i cittadini».
«Un ringraziamento agli uffici Ambiente e Servizio gare e appalti per il lavoro che svolgono – continua la presidente di commissione – In relazione alle possibili soluzioni che potrebbero alleggerire il carico di lavoro degli uffici ci sono vari strumenti che permettono di snellire gli iter amministrativi. Lo strumento dell’accordo quadro, già utilizzato dall’amministrazione Coletta per la manutenzione del verde pubblico e delle strade, è infatti, come suggerito anche questa volta durante la commissione dal dirigente del servizio gare e appalti Paolo Rossi, un ottimo strumento per non incorrere in gravi mancanze come quelle che si sono verificate durante questi mesi estivi».
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