Cerca

L'atto

Zls in arrivo nel Lazio: vantaggi fiscali e opportunità per imprese e porti

La giunta Rocca approva la delibera per istituire la zona logistica semplificata. Ora parola al governo. Ricompresi 49 comuni, per oltre 5.500 ettari di territorio

Zls in arrivo nel Lazio: vantaggi fiscali e opportunità  per imprese e porti

La proposta per istituire la Zona logistica semplificata in 49 comuni del Lazio è realt. L’ha presentata ieri il presidente Francesco Rocca nel corso di una conferenza stampa. «Si tratta di una delibera molto attesa dalle industrie, da chi fa impresa, da chi investe sui nostri territori per rafforzarli e soprattutto rafforzare le zone portuali, le zone aeroportuali e tutte le aree industriali della nostra regione». Ed è proprio così. Tantissime aziende, soprattutto nelle province di Latina e Frosinone, chiedevano a gran voce l’istituzione della Zls, anche per contrastare in qualche modo la Zes avviata in Campania.

La Zls, una delle misure chiave per il rilancio delle aree portuali e industriali, punta a semplificare i processi amministrativi e a incentivare nuovi investimenti, promuovendo sia la competitività delle imprese locali e nazionali sia l’insediamento di nuove aziende. Il presidente Rocca ha presentato ieri la delibera in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche gli assessori Robarta Angelilli, Giancarlo Righini, Pasquale Ciacciarelli e Manuela Rinaldi. La delibera regionale sarà portata all’attenzione della presidenza del Consiglio dei ministri per l’approvazione definiva. La Zona Logistica Semplificata viene, infatti, istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare su proposta del ministro per il Sud e la coesione territoriale, di concerto con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministro dell'Economia e delle Finanze, su richiesta della Regione interessata.

La Zls nel Lazio
L’area della Zls del Lazio riguarda un superficie di oltre 5.500 ettari di territorio e 49 comuni. «Anche la precedente amministrazione regionale aveva presentato una delibera per istituire la Zls - ricorda Rocca - ma il Governo l’aveva rimandata al mittente perché errata su molti punti. La delibera interessa 49 comuni che avranno forti vantaggi fiscali, semplificazioni amministrative molto importanti». La Regione Lazio intende associare alla Zls il raggiungimento di diversi obiettivi strategici, come sviluppare nuovi investimenti da parte delle piccole e medie imprese locali nei settori di riferimento dell’economia regionale; attirare investimenti di nuovi operatori in grado di assorbire la mano d’opera in uscita da settori in crisi o soggetti a pesanti ristrutturazioni o di incrementare i livelli di occupazione; attivare le azioni infrastrutturali e funzionali necessarie affinché il territorio regionale acquisisca un ruolo logistico-infrastrutturale centrale all’interno dei flussi di trasporto di merci e passeggeri al livello locale, nazionale ed internazionale, dando nuovo impulso al sistema portuale laziale; ricostruire un’identità “marittima” adeguata al suo sviluppo costiero, in grado di produrre sinergia tra aree costiere ed aree interne.

Come sono stati scelti i comuni da inserire
Ovviamente non tutto il territorio del Lazio poteva essere inserito nella proposta di Zls. La Regione si è data quindi alcuni criteri di massima. Sono state tenute in considerazione la presenza o meno di aree industriali all’interno del comune; la presenza di imprese che maggiormente interagiscono con gli attuali sistemi portuali livello di internazionalizzazione del tessuto imprenditoriale comunale; il livello di presenza all’interno del comune di attività imprenditoriali. Sono inoltre inclusi i Comuni nei quali insistono infrastrutture portuali e piattaforme logistiche di rilevanza regionale. L’obiettivo è quello di creare aree omogenee e sinergiche sul territorio, creando un volano per lo sviluppo territoriale regionale in cui sono inclusi i Comuni nei quali insistono infrastrutture portuali e piattaforme logistiche di rilevanza regionale (Civitavecchia, Fiumicino, Gaeta, Roma, Santa Palomba/Pomezia, Guidonia, Orte, Fondi, Fara in Sabina, Colleferro).
I commenti degli assessori
La vicepresidente Roberta Angelilli ha spiegato come «si tratta di un primo step, un provvedimento per le imprese che si inserisce in un progetto più ampio di piano industriale del Lazio. Un provvedimento che è stato concertato con le associazioni datoriali, come Unindustria. Sarà possibile sburocratizzare con uno sportello unico per la Zls che porterà ad una accelerazione dei tempi, inoltre per le aree ricomprese è previsto un credito d'imposta». Per l’assessore Giancarlo Righini «La Zona Logistica Semplificataè una straordinaria opportunità che prevede semplificazioni amministrative ma anche vantaggi economici per le imprese che operano all’interno delle aree che abbiamo perimetrato con questo provvedimento. Si tratta di un percorso importante che è passato attraverso la programmazione di importanti infrastrutture a servizio della logistica. Il tema dello spostamento delle merci significa competitività delle imprese, sta a rappresentare anche la sua modernità e crediamo che anche nel Lazio assuma un significato particolare il rafforzamento dei nostri centri agroalimentari, MOF e CAR, che sommati rappresentano il più grande mercato ortofrutticolo d’Europa».

Il plauso di Unindustria
Il presidente di Unindustria Lazio Giuseppe Biazzo commenta: «Questa delibera trova la nostra grande soddisfazione. La sua realizzazione è il risultato di un grande lavoro svolto insieme alla Regione Lazio e colgo l’occasione per ringraziare il Presidente Rocca, l’Assessore Angelilli e l’Assessore Rinaldi che fin dal primo momento del loro insediamento hanno creduto fortemente nell’approvazione di uno strumento così importante per lo sviluppo competitivo e per l’attrazione degli investimenti della nostra Regione. La ZLS può costituire un altro tassello di politica industriale per lo sviluppo non solo delle aree portuali ma di tutti i nostri poli industriali attraverso importanti semplificazioni e strumenti di sostegno aggiuntivi agli investimenti delle imprese».

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione