Il caso
18.12.2024 - 13:30
La fretta non è una buona consigliera e l'abitudine di approvare tutti insieme a fine anno atti importanti è una abitudine che può generare anche errori grossolani, come è accaduto ieri nel primo di tre consigli comunali sotto l'albero, se così si può dire, nel quale si doveva approvare in primis l'adozione definitiva del nuovo Pua, il piano di utilizzazione degli arenili, attesa almeno da un decennio e poi altre delibere. Ma nella fretta di allestire questi appuntamenti ci sono state alcune sviste di cui una importante proprio sul Pua. A rilevare l’anomalia il capogruppo del M5S Maria Grazia Ciolfi, un’incongruenza tra la delibera e l’elaborato grafico allegato rispetto al numero dei nuovi stabilimenti inseriti nel piano: in delibera ne erano citati 3, nell’elaborato 4. Il consiglio è stato sospeso per un chiarimento con il tecnico incaricato del progetto, l’architetto Pacella, assente in aula.
Era stata fatta la proposta di procedere con un emendamento, ma la questione era troppo complessa e tecnica e sarebbe stato necessario ottenere i pareri favorevoli. Il punto sarà riaffrontato nel consiglio del 23 dicembre, ma l'amministrazione, al netto del fatto che probabilmente non emergeranno sostanziali differenze (sembra che il problema sorga dall'area prima occupata da uno stabilimento e ora divisa in due concessioni che andranno a gara distintamente) non ha fatto una buona figura e le opposizioni hanno fatto rilevare la superficialità con cui vengono redatti molti provvedimenti amministrativi, che arrivano all’attenzione del Consiglio senza l’adeguato controllo da parte degli assessori competenti. Eppure poco prima proprio l'assessore all'urbanistica Muzio e alla marina Di Cocco avevano lodato la rapidità con cui si era giunti all’approvazione definitiva di questo fondamentale passaggio, parlando quest’ultimo «dell’importanza di approvare in tempi rapidi uno strumento importante, siamo tra i primi in provincia e primi a livello nazionale».
Il nuovo documento che ha recepito la sola osservazione, tra le 18 presentate, posta da Fratelli d’Italia, prevede aumento della ricettività, dai punti di ormeggio delle imbarcazione alle aree da destinare agli sport, dall’apertura di uno stabilimento dedicato alla disabilità alla possibilità di cambio di destinazione d’uso degli edifici sull’arenile, è l’asso nella manica dello sviluppo del litorale atteso da anni dagli operatori. Ma le critiche non sono mancate e c’è chi ha parlato «di cicatrice con tre nuovi stabilimenti e aumento dei costi», mentre dalla maggioranza c’è stato chi, come il consigliere Iavarone, ha sottolineato l’importanza di dare spazio alla sostenibilità economica e non solo ambientale altrimenti «mettiamo in pratica strumenti belli e ideali che non hanno appigli nella realtà».
Il consiglio si era aperto già tra le polemiche e oltre il tempo limite previsto dal Regolamento, sforando un quarto d’ora. Alla richiesta di dichiarare nulla la seduta, la maggioranza ha tirato dritto dopo il parere della segretaria. Ennesimo errore anche sulla delibera per l’adesione al programma dell’UNICEF “Città amiche dei bambini e degli adolescenti” che è stata ritirata perché non era allegata agli atti trasmessi, dunque non poteva essere messa ai voti. «Accumulare così tante delibere importanti a fine anno, come strategicamente, per il secondo anno consecutivo, vuole fare la maggioranza non solo ostacola il corretto svolgimento di tutti i consiglieri, ma, aggravando il lavoro degli uffici, mette a rischio l’ente stesso - tuonano le opposizioni - «un comportamento che ancora una volta denota sciatteria, oltre a una mancanza di responsabilità istituzionale e di rispetto per l’aula. Denunciamo con forza – aggiungono i consiglieri – l’arroganza di questa maggioranza che crede di poter piegare le istituzioni al proprio volere».
Un punto importante approvato con 22 voti favorevoli è stato quello relativo all’indirizzo per l’approvazione di convenzione e regolamento per l’adesione al sistema culturale integrato Città di Fondazione Agro pontino e romano. «Riprendiamo un progetto del 2019 - ha spiegato il sindaco - iniziato nella precedente amministrazione. Dall’estate scorsa, siamo dotati di un accreditamento, come sistema culturale integrato, presso la Regione Lazio e questo ci darà la possibilità di ottenere finanziamenti. La delibera di oggi, che possiamo considerare come una sorta di aggiustamento formale necessario per andare avanti, in realtà apre anche nuovi spazi, con la possibilità di estendere la partecipazione ad altri istituti culturali appartenenti alle città di fondazione, cosa questa già condivisa con i Comuni aderenti al Sistema culturale integrato. Il fine ultimo del Sistema culturale integrato è quello di presentarsi come Comuni, anche interprovinciali come nel nostro sodalizio con l’Agro Romano, con una proposta unitaria culturale». Approvato anche l’emendamento, presentato da Dario Bellini e poi firmato da tutta l’aula che inserisce nella delibera il nome dell’ex assessore alla cultura Silvio Di Francia, scomparso prematuramente un anno e mezzo fa e che ha lasciato un segno tangibile, con il suo amore e il suo rispetto per la città, ieri riconosciuto in tutti gli interventi.
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