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L'intervista

Pd, il bilancio della segreteria di Sarubbo

Il bilancio del segretario provinciale del partito: cosa ha funzionato in questi tre anni e cosa migliorare, le sfide del futuro e l’esperienza del confronto costante

Pd, il bilancio della segreteria di Sarubbo

Confronti, tavoli tematici e presenza sul territorio. Sono questi gli imperativi del Partito Democratico della provincia di Latina che, nelle ultime settimane, si è reso protagonista di una serie di iniziative volte a riorganizzare il programma, partendo da «ciò che ci riguarda più da vicino», ossia il territorio, come spiegato dal segretario provinciale Omar Sarubbo.

⁠Sarubbo, lei è alla guida del Pd provinciale da 3 anni e immagino ne abbia viste tante, sia all'interno dello stesso partito che in relazione alle altre forze politiche. Cosa ha funzionato e cosa invece non ha funzionato?
«Sono stati anni di impegno intenso e complesso, soprattutto all’inizio. Dopo il commissariamento dovevamo ricostruire radicamento, appartenenza, nuova classe dirigente. A livello nazionale il PD andava incontro alla cocente sconfitta delle politiche di settembre 2022. Oggi il clima è cambiato, grazie anche all'esempio della Segretaria Elly Schlein e di molti dirigenti nazionali impegnati per un PD unitario e punto di riferimento dei diritti civili e sociali. Localmente, il lavoro sul territorio sta portando nuove adesioni, anche di amministratori e dirigenti provenienti da altre formazioni. Cosa non funziona? Il nemico storico della sinistra, capace di infliggere danni irreparabili, è il correntismo. Una minaccia latente contro cui dobbiamo vigilare, ma in provincia siamo vaccinati. Il resto è sempre perfettibile. Per il futuro vorrei valorizzare meglio il pluralismo interno e dobbiamo concentrarci di più su problematiche locali, come abbiamo fatto con la coinvolgente conferenza programmatica di dicembre».

Parliamo delle sfide del futuro. Il Partito si appresta ad affrontare diversi congressi nei Comuni pontini chiamati al voto, tra cui Aprilia: come si sta muovendo il PD?
«Svolgiamo spesso congressi per aprire nuovi circoli o rinnovare cariche. Non ho mai fatto commissariamenti, non credo nel bisogno di sospendere la democrazia, se non per fatti gravi. Al contrario, ho fiducia nella capacità dei circoli di autodeterminarsi producendo radicamento sociale e politiche di prossimità. Terremo congressi in più città, per me tutte importanti. Ma comprendo l’interesse per Aprilia, realtà di oltre 70mila abitanti e Comune commissariato dopo l’arresto del sindaco del centrodestra. Qui, negli ultimi mesi, abbiamo svolto incontri molto partecipati e la chiusura del tesseramento 2024 ha registrato, come speravo, graditi ritorni e nuovi ingressi. C’è una energia positiva e voglia di collaborare per ridare ad Aprilia un futuro di buongoverno e legalità. È palpabile il senso di responsabilità dei militanti e chiaro l’obiettivo di costruire un’alleanza progressista di partiti in rete con il civismo molto radicato in quei territori».

Al momento il Partito amministra pochi Comuni rispetto al passato. Quali sono, secondo lei, le mosse per recuperare il terreno perduto?
«Abbiamo Sindaci PD in cinque Comuni e siamo in maggioranza in altri quattro. I nostri amministratori, che ringrazio, lavorano con passione, competenza, senso di appartenenza alla comunità e rifuggendo tentazioni propagandistiche. Altre vittorie e recupero dell'astensionismo si possono ottenere con candidati radicati, alleanze solide e programmi concreti. In ultimo, ma non meno rilevante, serve il protagonismo giovanile, per sua natura portatore di una visione del mondo innovativa, contagiosa, non condizionata da schemi preesistenti. Se guardo al fermento dei nostri Giovani Democratici, ben guidati dal Segretario Provinciale Stefano Vanzini, non posso che essere fiducioso».

Passiamo al servizio idrico e al dibattito sull'ampliamento del bacino di utenza oltre ai confini provinciali. Cosa ne pensa?
«In Conferenza dei Sindaci abbiamo fermato l'ingiusto aumento del 9% delle bollette di Acqualatina sostenuto da FdI e Lega. Ma resta sul tavolo la vera sfida: ridurre la dispersione idrica (70%). È sbagliato pensare che tutto il costo degli investimenti necessari debba gravare solo sulla bolletta (ovvero su famiglie e imprese). Serve, piuttosto, una iniezione massiccia di fondi pubblici. Con la Regione Lazio, gli scorsi anni, abbiamo stanziato ingenti risorse ed oggi sono possibili ulteriori interventi grazie ai 60 milioni di PNRR intercettati dalla Provincia. I governi di destra, al contrario, non sembrano voler contribuire. Durante la recente discussione del Bilancio regionale, il nostro Consigliere Salvatore La Penna ha proposto impegni di spesa che sono stati completamente ignorati. Riguardo l’ampliamento del bacino di utenza, non ho pregiudizi. L’importante è sapere che il diritto all'acqua, in quanto diritto umano, esige tutela. Qualunque sia l'estensione geografica del servizio idrico, è imperativo che questo porti con sé finanziamenti supplementari, produca vantaggiose economie di scala, rafforzi il controllo pubblico, escluda la costituzione di enti superflui e dispendiosi».

Chiudiamo con una battuta sul capoluogo: come valuta questa amministrazione e le forze di opposizione con cui il Pd condivide i banchi di minoranza?
«È una amministrazione deludente, senza visione, con idee vecchie. Pensano di risollevare il commercio riaprendo parte del centro storico al traffico veicolare, rinunciano ad implementare la raccolta differenziata, disertano bandi per il potenziamento degli asili nido o, addirittura, “pasticciano” nella semplice redazione del regolamento per la gestione della piscina comunale. E poi sono prepotenti! Hanno bocciato tutte le proposte al Bilancio del PD e delle minoranze senza neppure discuterle: su scuole, periferie, sostegno ai meno abbienti. Noi siamo fatti di un’altra pasta (democratica) e ne andiamo fieri. In Parlamento, ad esempio, abbiamo emendato e votato la Legge sul Centenario del capoluogo senza preoccuparci che fosse proposta dal Sen. Calandrini. Lo abbiamo fatto per Latina, perché era giusto. “Il gusto della sopraffazione” è la moneta con cui ci hanno ripagato in Consiglio Comunale. Prendiamo atto. Per quanto riguarda l’opposizione, non spetta a me dispensare pagelle, ma ne apprezzo molto l'azione concreta e costante. Sotto la guida di Marco Cepollaro e Valeria Campagna, il Partito e il Gruppo Consiliare operano con generosità ed efficacia, coniugando dissenso e proposte in sinergia con le altre minoranze. L’unione fa la forza, nostra e di Latina».

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