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«La nostra battaglia contro l’amianto non si ferma qui»

Il PD di Terracina rivendica le pressioni per la bonifica della copertura del cinema Traiano

«La nostra battaglia contro l’amianto non si ferma qui»

«La nostra battaglia per la bonifica dell’amianto in città e su tutto il territorio di Terracina non si ferma. Già lo scorso anno avevamo evidenziato la necessità di un intervento deciso da parte dell’Amministrazione comunale non solo sugli edifici pubblici ma anche su abitazioni private al fine di tutelare, senza ulteriori esitazioni, la salute dei cittadini».

Inizia così la nota del Partito Democratico, firmata dal capogruppo Pierpaolo Chiumera e dal consigliere Daniele Cervelloni, i quali rivendicano le pressioni attuate per arrivare alla prima ordinanza di intervento di bonifica emessa dal sindaco nei confronti della proprietà del Cinema Teatro Traiano. «Dopo quasi un anno di interrogazioni, accessi agli atti e ripetuti solleciti anche nei confronti della ASL, finalmente il sindaco ha provveduto ad emettere l’ordinanza che, secondo le indicazioni della ASL, consisterà nella rimozione delle lastre di amianto sulla copertura della struttura. Un intervento necessario e tanto atteso - si sottolinea - che rappresenta un passo concreto per la tutela della salute pubblica ma anche di salvaguardia di un presidio culturale della nostra città».

Dal PD ricordano che la bonifica dell’amianto è un’opera costosa e complessa. «E quando non si tratta di semplici edifici ma di luoghi di aggregazione, spazi di crescita culturale e sociale, quindi presidi fondamentali per la qualità della vita della nostra comunità - si sottolinea -, l’Amministrazione comunale dovrebbe predisporre apposito regolamento per l’accesso ad adeguate misure di supporto economico utili a scongiurare di esporre a rischio soppressione gli spazi di vita pubblica. Lo faccia non solo attraverso fondi comunali ma attivando anche canali di finanziamento regionali, nazionali ed europei».

Chiumera e Cervelloni chiedono che venga predisposto un piano straordinario per la cultura che non solo assicuri la sopravvivenza di cinema e teatri, ma che ne favorisca la crescita e il rilancio. «Terracina merita una programmazione culturale all’altezza della sua storia e delle sue potenzialità - osservano i due consiglieri di minoranza -. Non possiamo permetterci di perdere luoghi di cultura a causa di oneri insostenibili. L’Amministrazione deve dimostrare con i fatti di voler investire sulla cultura come motore di sviluppo sociale ed economico. In Consiglio regionale sta per arrivare al voto dell’aula una proposta del centrodestra che ribalta la legge vigente e dà il via libera alle trasformazioni di cinema e centri culturali in spazi commerciali. Questa modifica potrebbe essere sfruttata per far perdere alla città l’ennesimo luogo di aggregazione culturale. Noi - concludono Chiumera e Cervelloni - continueremo a vigilare, a proporre soluzioni e a batterci affinché la sicurezza e la cultura non siano mai in contrapposizione ma vadano di pari passo per il bene della nostra città».

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