Il punto
02.03.2025 - 22:27
«La recente “notizia” dell’illuminazione del parcheggio pubblico antistante la palazzina comunale, in zona Calcatore, è stata salutata da tutti con molto entusiasmo e diversamente non poteva essere. Ho seguito personalmente l’evoluzione della vicenda e voglio ringraziare gli uffici per questo piccolo, ma significativo risultato raggiunto». Alessandro Di Tommaso, capogruppo di Progetto Terracina, torna sulla questione dell’illuminazione ma soprattutto per allargare il discorso a quello che bisogna fare per “trasformare” il quartiere una volta per tutte. «Nei mesi scorsi ci siamo soffermati sul tema della sua riqualificazione concentrando l’attenzione su decoro e sicurezza - spiega -. Abbiamo avanzato la proposta, in cui crediamo fortemente, di realizzare negli uffici comunali e nella struttura retrostante di prossima definizione, la sede della polizia locale quale presidio di sicurezza e legalità. Il costo per l’intera operazione è sostenibile e in bilancio ci sono le risorse necessarie e nei prossimi giorni chiederemo un appuntamento al sindaco per analizzare gli aspetti salienti».
Un passo che Di Tommaso considera importante per l’intero Centro servizi, nodale per lo sviluppo e la crescita di tutto il quartiere e che darebbe lustro all’intera zona. «I 6000 metri quadrati di parcheggio interrato e la galleria commerciale di prossima definizione richiedono uno sforzo anche da parte dell’Amministrazione comunale che deve portare il proprio contribuito positivo».
C’è poi un altro tema rilevante, vale a dire il collegamento con il resto della città: «In tal senso, se volessimo soffermarci con spirito critico e senza pregiudizio alcuno, potremmo affermare senza pericolo di essere smentiti che questo rappresenta il principale problema del Calcatore - sottolinea Di Tommaso -. Parliamo della “qualità di ciò che è percorribile” e della possibilità di intervenire, migliorando il collegamento, tra il quartiere e il centro urbano, così come previsto dalla variante nord ovest. Il completamento del progetto di viabilità consentirebbe di regolare la circolazione degli autoveicoli, dei ciclisti e dei pedoni intervenendo principalmente sui livelli di sicurezza, riducendo al minimo il rischio e migliorando al massimo la connessione con i quartieri al di là della linea ferroviaria».
Nel complesso, l’organizzazione della viabilità di «stampo novecentesco» appare oggi, agli occhi del consigliere di minoranza, «incompleta, inadeguata, pericolosa, causa di continui disagi e che necessita di interventi, soprattutto infrastrutturali. Bisogna trasmettere una nuova cultura di vivere il quartiere, una evoluzione positiva che ci porterà in breve tempo a scoprire nuove modalità, nuove relazioni ad oggi in parte o in tutto sconosciute. Un progetto a breve e lungo termine che dimostri la capacità di guardare oltre gli steccati degli ultimi anni. Solo affrontando il ragionamento con serietà e fermezza, nei tempi giusti, potremo applicare quel cambiamento necessario, migliorare gli accessi ai quartiere, migliorare la viabilità e la vivibilità».
Per Di Tommaso, con servizi, parcheggi e nuove vie di collegamento il quartiere potrebbe rappresentare un collante strategico con il centro storico e la prospiciente zona della delibera. «Quella porzione di città ha vissuto una profonda trasformazione nel corso degli anni, al centro di un importante ambito caratterizzato dalla presenza di attività agricole e di tipo sanitario specialistico, e richiede pertanto interventi importanti. Sicurezza, investimenti e mobilità sostenibile - conclude - sono le sfide da affrontare e vincere nel presente per dare un futuro differente ad uno dei quartieri più strategici e importanti della città».
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