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«Il quartiere Calcatore? Adesso passiamo alla riqualificazione»

Dopo il ripristino dell’illuminazione Alessandro Di Tommaso guarda oltre

«Il quartiere Calcatore? Adesso passiamo alla riqualificazione»

«La recente “notizia” dell’illuminazione del parcheggio pubblico antistante la palazzina comunale, in zona Calcatore, è stata salutata da tutti con molto entusiasmo e diversamente non poteva essere. Ho seguito personalmente l’evoluzione della vicenda e voglio ringraziare gli uffici per questo piccolo, ma significativo risultato raggiunto». Alessandro Di Tommaso, capogruppo di Progetto Terracina, torna sulla questione dell’illuminazione ma soprattutto per allargare il discorso a quello che bisogna fare per “trasformare” il quartiere una volta per tutte. «Nei mesi scorsi ci siamo soffermati sul tema della sua riqualificazione concentrando l’attenzione su decoro e sicurezza - spiega -. Abbiamo avanzato la proposta, in cui crediamo fortemente, di realizzare negli uffici comunali e nella struttura retrostante di prossima definizione, la sede della polizia locale quale presidio di sicurezza e legalità. Il costo per l’intera operazione è sostenibile e in bilancio ci sono le risorse necessarie e nei prossimi giorni chiederemo un appuntamento al sindaco per analizzare gli aspetti salienti».
Un passo che Di Tommaso considera importante per l’intero Centro servizi, nodale per lo sviluppo e la crescita di tutto il quartiere e che darebbe lustro all’intera zona. «I 6000 metri quadrati di parcheggio interrato e la galleria commerciale di prossima definizione richiedono uno sforzo anche da parte dell’Amministrazione comunale che deve portare il proprio contribuito positivo».
C’è poi un altro tema rilevante, vale a dire il collegamento con il resto della città: «In tal senso, se volessimo soffermarci con spirito critico e senza pregiudizio alcuno, potremmo affermare senza pericolo di essere smentiti che questo rappresenta il principale problema del Calcatore - sottolinea Di Tommaso -. Parliamo della “qualità di ciò che è percorribile” e della possibilità di intervenire, migliorando il collegamento, tra il quartiere e il centro urbano, così come previsto dalla variante nord ovest. Il completamento del progetto di viabilità consentirebbe di regolare la circolazione degli autoveicoli, dei ciclisti e dei pedoni intervenendo principalmente sui livelli di sicurezza, riducendo al minimo il rischio e migliorando al massimo la connessione con i quartieri al di là della linea ferroviaria».


Nel complesso, l’organizzazione della viabilità di «stampo novecentesco» appare oggi, agli occhi del consigliere di minoranza, «incompleta, inadeguata, pericolosa, causa di continui disagi e che necessita di interventi, soprattutto infrastrutturali. Bisogna trasmettere una nuova cultura di vivere il quartiere, una evoluzione positiva che ci porterà in breve tempo a scoprire nuove modalità, nuove relazioni ad oggi in parte o in tutto sconosciute. Un progetto a breve e lungo termine che dimostri la capacità di guardare oltre gli steccati degli ultimi anni. Solo affrontando il ragionamento con serietà e fermezza, nei tempi giusti, potremo applicare quel cambiamento necessario, migliorare gli accessi ai quartiere, migliorare la viabilità e la vivibilità».
Per Di Tommaso, con servizi, parcheggi e nuove vie di collegamento il quartiere potrebbe rappresentare un collante strategico con il centro storico e la prospiciente zona della delibera. «Quella porzione di città ha vissuto una profonda trasformazione nel corso degli anni, al centro di un importante ambito caratterizzato dalla presenza di attività agricole e di tipo sanitario specialistico, e richiede pertanto interventi importanti. Sicurezza, investimenti e mobilità sostenibile - conclude - sono le sfide da affrontare e vincere nel presente per dare un futuro differente ad uno dei quartieri più strategici e importanti della città».

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