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L'intervista

Francesco Rocca: "Regione Lazio, sanità al centro e conti in ordine"

Il presidente della Regione fa il punto sui primi due anni. «Ci vuole coraggio a decidere: beh, noi lo stiamo facendo»

Regione, Rocca fissa i paletti

Non è uno che si nasconde dietro il politichese. Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca va dritto al punto. C’è una frase che sottolinea il suo modo di vedere le cose: «Ci siamo rimboccati le maniche e ci siamo messi a mettere in ordine i conti del Servizio sanitario del Lazio». È il fulcro di un’azione politica e amministrativa finalizzata ad invertire sia il trend che la narrazione. Lo abbiamo intervistato.

Allora Rocca, partiamo dalla Sanità: che situazione ha trovato due anni fa? E quale la situazione attuale? Cosa caratterizzerà il 2025? Cosa si aspetta dalle Asl di Frosinone e di Latina?
«Fin dall’inizio della legislatura ho ritenuto fosse importante comunicare ai cittadini, grazie al prezioso contributo dei giornalisti e delle vostre testate, l’impegno della nostra Giunta in un contesto difficile, con un’eredità pesante trovata al momento dell’insediamento. Siamo partiti da un debito enorme di 22 miliardi di euro: la recente parifica del bilancio, da parte della Corte dei Conti, non era scontata ed è un risultato di cui andiamo orgogliosi, così come l’impegno a non contrarre nuovo debito e a fare buona spesa. Ci siamo rimboccati le maniche e ci siamo messi a mettere in ordine i conti del Servizio sanitario del Lazio. Abbiamo chiuso l’esercizio finanziario 2023 con 32 milioni di euro di utile e il 2024 con 40 milioni di euro di utile. Tutto questo ha consentito di creare le premesse per l’uscita della nostra Regione dal piano di rientro dal debito. Per quanto riguarda le Asl di Latina e Frosinone, abbiamo varato il più cospicuo piano di assunzioni degli ultimi vent’anni: nel dettaglio, per il capoluogo pontino le autorizzazioni del personale sanitario ammontano, nel complesso, a circa 700 nuove unità. Per quanto riguarda la Asl di Frosinone, invece, sono quasi 500 le autorizzazioni di personale. Nell’ambito delle risorse che il Governo nazionale ci ha assegnato per il Giubileo, inoltre, oltre 4 milioni di euro sono stati stanziati per potenziare il personale sanitario della Asl di Latina e oltre 1 milione di euro per quella di Frosinone. Stiamo lavorando per utilizzare al meglio le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Giubileo: oltre 110 milioni di euro per la Asl di Latina e Frosinone. Si tratta di un lavoro mastodontico, con risorse mai investite prima per potenziare la sanità del territorio. L’obiettivo è quello di consentire al cittadino di trovare le risposte adeguate ai propri bisogni vicino casa. Deve finire una sanità di “serie a” a Roma e di “serie b” nelle province».

Bilancio: quale l’attuale situazione contabile, economica e finanziaria della Regione?
«La prossima settimana, in anticipo rispetto alla scadenza prevista dalla legge (30 aprile), approveremo il Rendiconto di gestione 2024. Vogliamo bruciare i tempi, nell’auspicio di mettere in ordine i conti prima della pausa estiva, in modo da completare il ciclo di bilancio con l’approvazione anche dell’Assestamento nella medesima sessione. A settembre ci dedicheremo, così, esclusivamente alle attività di programmazione del prossimo triennio. Siamo sempre più vicini all’uscita dal piano di rientro della sanità, così da poter finalmente ridurre la pressione fiscale. Ho sempre dato l’orizzonte del 2027 per farlo, ma già siamo al lavoro per cominciare dal prossimo anno».

Infrastrutture per il Basso Lazio: Roma-Latina, Cisterna-Valmontone, Stazione Tav di Ferentino-Supino.
«Sono molto ottimista. Per quanto riguarda la Cisterna-Valmontone posso assicurare che verrà rispettato il cronoprogramma: entro fine anno partiranno i bandi per l’inizio dei lavori. L’intera opera verrà realizzata con tecniche di recupero energetico all’avanguardia, che consentiranno di prevedere il pedaggio gratuito per i cittadini del Lazio lungo la Roma-Latina. Su quest’ultima opera pubblica, che ho più volte definito la nostra Salerno-Reggio Calabria, siamo costantemente al lavoro con il Ministro Salvini. Si sta valutando di ricorrere ad un progetto che preveda anche il prolungamento dell’opera fino a Fondi. Sulla Stazione dell’Alta Velocità Ferentino–Supino, confermo che è una delle priorità assolute della nostra Amministrazione su cui mi sono speso in prima persona. Il collegamento infrastrutturale del territorio, in modo particolare delle province, che nel corso degli ultimi anni sono state letteralmente ignorate, è precondizione per la nostra crescita economica e occupazionale».

Dicono che lei ascolta tutti ma poi decide da solo. E non sopporta di essere tirato per la giacca. Tutto vero?
«Lei conosce qualcuno a cui piaccia farsi tirare per la giacca, con il rischio che si strappi? Il metodo che ho riportato al centro del governo del Lazio è quello dell’ascolto, del dialogo, della programmazione. Poi, è evidente che i cittadini hanno dato fiducia a una coalizione e a un Presidente e che questi ultimi hanno il diritto-dovere di governare. Ci vuole coraggio a prendere le decisioni. Io penso che le istituzioni, per uscire fuori dal politichese, abbiano la funzione di ricucire».

Coalizione di centrodestra: la “verifica” l’ha chiusa con i suoi tempi e le sue condizioni. Come descriverebbe i rapporti con i partiti (FdI, Lega, Forza Italia, Noi Moderati)? Deluso dall’opposizione di centrosinistra?
«I rapporti sono ottimi. Questo non significa che una coalizione non debba o non possa discutere, anche in modo appassionato, su temi di natura amministrativa e politica. Sono sempre stato certo che avremmo trovato il miglior punto di caduta possibile, perché a muovere il centrodestra c’è l’interesse generale, non il destino personale di qualcuno. L’opposizione fa il suo lavoro, anche se spesso vedo che il preconcetto e la polemica sterile vengono preferiti al dialogo. La nostra Giunta, fin dal primo giorno, ha aperto le porte della Regione ad amministratori, associazioni di categoria e sindacati. Per noi il confronto libero ed intellettualmente onesto è essenziale per qualsiasi buona politica».

Che tipo di impatto avranno i dazi sull’economia laziale?
«Una quantificazione degli impatti socioeconomici – in questa fase – potrebbe non essere opportuna o addirittura controproducente. Il Governo nazionale è impegnato costantemente per fronteggiare questa situazione: saranno adottate tutte le misure più opportune per difendere gli interessi delle nostre imprese. Sono fiducioso. Occorrerà vedere cosa accade in questi giorni, anche in vista della visita a Washington del presidente Meloni».

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