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Sui revisori di Abc la maggioranza Celentano si divide: scheda bianca da FI e Lega

Gli azzurri escono allo scoperto: "Siamo coerenti, nessuna decisione sulla governance finché non sarà chiaro il percorso dell'azienda"

Sui revisori di Abc la maggioranza Celentano si divide: scheda bianca da FI e Lega

Scheda bianca e prime evidenti crepe nella maggioranza che sostiene la sindaca Matilde Celentano. A rivelare nuove tensioni interne è stata la votazione per la nomina del collegio dei revisori dei conti dell’Azienda Speciale ABC, avvenuta nel corso dell’odierna seduta del consiglio comunale. I consiglieri sono comunque rimasti in Aula mantenendo il numero legale. 

Forza Italia e Lega hanno deciso di non sostenere i nomi proposti per il nuovo triennio, votando scheda bianca. Una scelta che si è tradotta in un segnale politico forte. A votare a favore dei due revisori uscenti, invece, sono stati i gruppi di Fratelli d’Italia, Noi Moderati e la lista Celentano.

La divisione interna alla maggioranza non rappresenta un caso isolato: qualche settimana fa era già emersa una spaccatura sulla gestione del taglio dell’erba. Oggi col voto sui revisori dei conti il malumore è emerso sempre più intenso ed è evidente che il percorso per i prossimi atti legati alle questioni finanziarie di Abc, in primis il nuovo Pef, non saranno per nulla semplici. Il timore è che la scheda bianca rischia di essere il preludio a un voto contrario nei prossimi passaggi amministrativi.

In una nota ufficiale, il gruppo consiliare di Forza Italia – composto da Giuseppe Coriddi, Fausto Furlanetto e Mauro Anzalone – insieme al coordinatore comunale Stefano Cardillo, hanno parlato di “una scelta di coerenza e responsabilità”. La linea del partito, ribadita con fermezza, è quella di non esprimersi sulla governance finché non sarà definito in modo chiaro il modello di gestione del servizio pubblico.

“La nostra priorità – spiegano – è garantire un servizio efficiente, efficace e sostenibile per i cittadini. La governance viene dopo. La decisione di restare in aula e mantenere il numero legale è stata un atto di responsabilità, perché i revisori sono essenziali per il funzionamento dell’azienda”.

Un messaggio chiaro, che però lascia spazio a un interrogativo politico ben più ampio: cosa accadrà sui prossimi passaggi?

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