Il caso
04.06.2025 - 11:30
Nella tesa giornata di ieri non è sfuggita la posizione netta e senza giri di parole dell’assessore all’ambiente Franco Addonizio. L’esponente della giunta Celentano in quota Noi Moderati aveva incontrato in piazza i lavoratori alla presenza anche del suo coordinatore di partito Alessandro Paletta e in aula consiliare nel rispondere alle obiezioni del sindacato ha espresso una posizione chiara: «Dobbiamo approvare il bilancio di previsione entro il 30 giugno e poi il nuovo progetto e il piano industriale - ha detto ai lavoratori Addonizio - noi siamo sulla vostra stessa linea, una linea che non è cambiata: sono due anni che vogliamo portare avanti questa azienda trasformandola in una SPA pubblica e più tardi in una Multiservizi. Se ci sono forze politiche che non vogliono questo cambiamento lo dicano con chiarezza. Io come assessore se non vien portato avanti il programma elettorale sono disposto a rimettere la delega nelle mani del sindaco. O si approva il bilancio e ce ne andiamo a casa».
Un chiaro invito, quello dell’assessore, a fare chiarezza rivolto ai partiti, come Lega e Forza Italia, che nei mesi scorsi avevano palesato con forza i loro dubbi sulla linea della Spa Pubblica e della Multiservizi. Un nuovo affondo a pochi mesi di distanza dagli ultimi mal di pancia proprio sullo stesso tema e che prelude a un confronto acceso interno in vista della scadenza di giugno. Il sindacato ha poi cavalcato questo passaggio di Addonizio più volte.
«Quel che dice l’assessore dimostra che le nostre preoccupazioni sono fondate - ha detto ieri Iannarilli - perché ha detto che non c’è comunione di intenti, allora dico: facciamo un incontro con tutte le forze politiche che hanno firmato il programma elettorale, chiediamo risposte chiare a questa maggioranza».
Scrivono invece i gruppi di opposizione: «L’assessore Addonizio, ha pubblicamente minacciato le dimissioni proprie e del suo gruppo se entro giugno non saranno approvati il bilancio e il Pef di ABC. Una posizione che smentisce clamorosamente la Sindaca, che ha parlato anche oggi di una “maggioranza coesa” e di una situazione “sotto controllo».
Per le opposizioni è il momento della verità: «Serve un’assunzione di responsabilità. Si sta arrecando un danno concreto ai cittadini e ai lavoratori, alla vivibilità e all’immagine della città. Forse è tempo di riconoscere i propri limiti e chiedere il contributo di tutte le forze politiche per salvare un’azienda pubblica che avrebbe potuto diventare un modello virtuoso. Le soluzioni ci sono, basta volerle e saperle percorrere».
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