Il caso
21.07.2025 - 10:00
Resta ingarbugliata la situazione politico amministrativa che ruota attorno all'azienda speciale che gestisce i rifiuti nel capoluogo per conto del Comune di Latina, invischiata in diversi livelli di criticità che riguardano atti, lavoratori e anche lo stato generale del servizio. Mentre la situazione della raccolta continua a procedere a rilento nelle zone non servite dal porta a porta a livello amministrativo lo stallo è conclamato.
Siamo alla sesta versione del piano industriale che i vertici di Abc stanno preparando dopo gli input forniti dai partiti di maggioranza e qualcuno già vocifera a palazzo che potrebbe non essere ancora quella definitiva dal momento che ci sarebbe interesse ad allungare ancora i tempi e a fare ostruzionismo nel centrodestra su questo passaggio senza la cui approvazione non può sbloccarsi tutto l'iter del nuovo progetto che dovrebbe partire nel 2026.
Altro passaggio critico è la proposta di deliberazione n. 22/2025, approvata in commissione Ambiente, che prevede la modifica parziale dell’articolo 8 della convenzione in seguito all’aggiornamento del PEF (Piano Economico Finanziario) per il biennio 2024-2025. Proprio su questa proposta si è innescato lo scontro anche in una recente riunione. Addonizio, in una nota ufficiale di inizio luglio, aveva chiesto il ritiro dell’atto, pur già passato in commissione, ritenendolo potenzialmente dannoso per Abc. Il rischio è che l’approvazione della modifica alla convenzione, in assenza di un contratto aggiornato e di bilanci coerenti, rischi di generare un disavanzo economico. Il problema nasce per un taglio da mezzo milione di euro sul canone deciso un anno fa che deve riflettersi sul PEF, ma che non è passato per un’adeguata modifica contrattuale e senza un confronto con l’azienda.
L’amministrazione sta cercando di capire con Abc come gestire la fase transitoria che deve portare all’approvazione del nuovo progetto e che non farà passare meno di sei mesi (almeno). Il nodo è anche quello dei servizi che la società oggi deve rendere al Comune senza bilanci approvati, operando in dodicesimi, senza poter fare assunzioni e senza margine alcuno di manovra. Il nodo nasce da alcune anomalie negli atti: nel 2021 è stato aggiornato il contratto di Abc senza variare il canone includendo alcuni servizi come il riassetto, il diserbo, la pulizia delle spiagge e le guardie ambientali, tutto compreso nei 16 milioni e poco più del canone. Oggi il servizio finanziario diretto dal dirigente Diego Vicaro chiede alla società di attenersi al contratto senza assumere personale extra ma in uno stato degli atti tutto da ricostruire con un contratto non allineato con il piano industriale. Proprio per questo gli uffici stanno verificando tali disallineamenti evitando che l’inasprimento delle posizioni gravi sullo stato del servizio e sul decoro della città.
All’appello mancherebbero 508 mila euro, mentre si avvicinano e stringono i tempi per approvare il bilancio consolidato, previsti per il 31 luglio. In questa situazione anche il quadro politico è molto teso, sia all’interno della giunta, con Lega e Forza Italia critici sulla gestione e con due assessori arrivati sulla soglia dello scontro (Franco Addonizio all’ambiente e Ada Nasti al bilancio), sia all’esterno con le opposizioni che pungolano continuamente l’amministrazione.
Ma l’ultimo appello arriva dall’interno delle forze che costituiscono la composita maggioranza Celentano, da Noi Moderati che con Galardo ha espresso una posizione netta: «Abc va tutelata e difesa - ha detto - il sindaco ha tutti gli strumenti per porre fine a questa diatriba e fare una scelta, senza farsi imbavagliare in questioni di contestazioni all’interno della maggioranza e tra gli uffici e il Cda di Abc ». Per ora non arrivano cenni di risposta: dalle parti di Matilde Celentano tutto tace.
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