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Centrodestra, a Latina settembre è il mese della verità

A settembre atteso il vertice di maggioranza: sul tavolo il futuro di Abc e la posizione dell’assessore Addonizio . Sullo sfondo l’ipotesi di un rimpasto

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Settembre è alle porte e per il centrodestra di Latina è il mese della verità. Nei primi dieci giorni al massimo dovrebbe svolgersi il nuovo vertice di maggioranza per affrontare i nodi irrisolti attorno all’assessore Franco Addonizio e Noi moderati e ovviamente al destino dell’azienda speciale Abc. Ma rischiano di non essere solo questi i problemi per una amministrazione che si trova al giro di boa del mandato

Il caso Abc-Noi Moderati
Chiaramente il punto più importante, quello attorno a cui ruota anche il resto, è la questione Abc. Rimane ancora irrisolto il nodo dei rifiuti e della gestione di Abc, l’azienda speciale dei servizi ambientali. A luglio, la modifica del contratto di servizio per salvare i conti del Comune e della stessa società ha aperto una spaccatura: prima portata avanti dall’assessore all’Ambiente Franco Addonizio, poi ritirata e rilanciata dall’assessora Ada Nasti. Una decisione che ha sollevato contrasti anche con il Consiglio di amministrazione di Abc, convinto della correttezza dei conti, e che divide la stessa maggioranza sul futuro della società, tra chi spinge per trasformarla in multiservizi e chi invece guarda a una diversa forma di gestione. Ma l’atteggiamento avuto in aula da Noi Moderati e quello dell’assessore Addonizio, non sono stati ancora digeriti né dal sindaco Celentano né da altri componenti della maggioranza. Qualcuno parla di un possibile rimpasto, ma siamo davanti a un tema che in piazza del popolo vorrebbero evitare.

I rischi di un rimpasto
Certo la posizione di Franco Addonizio non è delle migliori. Nessuno ne ha ufficialmente chiesto la testa, ma diversi in maggioranza sono convinti che non possa andare avanti a fare l’assessore all’Ambiente. Un cambio delega? Chissà. Certo è che iniziare a toccare i componenti della giunta potrebbe aprire una serie di movimenti e rivendicazioni che invece di risolvere rischiano di complicare i problemi. Non è un mistero infatti che la lista civica del sindaco vorrebbe avere una rappresentanza in giunta. Il gruppo, formato da Enzo De Amicis, Claudio Di Matteo, Alessandro Porzi e Francesca Pagano, avrebbe come assessore la titolare all’Urbanistica Annalisa Muzio. Infatti, se andiamo a leggere il nome completo del gruppo consiliare esso recita: Lista Matilde Celentano Sindaco - Rinascimento Sgarbi-Fare Latina. Quest’ultimo è il movimento politico proprio dell’assessore Muzio. Ora, però, nessuno dei 4 componenti ne fa parte attivamente. E questo aspetto pare sia stato più volte illustrato al sindaco Matilde Celentano. Ma la questione è di natura politica: la lista Celentano ha gli stessi componenti della Lega e ha un consigliere in più di Noi Moderati. Se si avvia un rimpasto possiamo scommettere che la questione tornerebbe di moda. Altro fronte che potrebbe aprirsi è quello interno alla Lega. Nel Carroccio più di qualcuno racconta di un accordo interno stretto nel 2023 quando furono scelti gli assessori. Intesa che prevedeva, dopo l’assessorato a Francesca Tesone, l’ingresso di uno degli eletti in giunta al posto dell’attuale assessora alla Scuola. Questo per permettere di scorrere la lista e far entrare Alessandro Fanti, primo dei non eletti e vicino al gruppo della deputata Giovanna Miele.

La regia dei vertici provinciale e regionale
Appare del tutto evidente che toccare anche un solo tassello necessita di un lavoro di raccordo politico più ampio e quindi per questo anche i prossimi passaggi della verifica di maggioranza passeranno attraverso la regia dei vertici provinciali e regionali dei partiti della coalizione. La volontà di tutti è quella di mantenere intatta la forma della coalizione, ma è chiaro che sarà necessario un lavoro di mediazione importante. Soprattutto sulla linea da seguire legata ad Abc. L’idea oggi è quella di un progetto industriale chiaro, sul quale tutti si trovino d’accordo (in sostanza la modifica della raccolta porta a porta con la previsione di cassonetti intelligenti e isole ecologiche condominiali in luogo dei mastelli per tutti). Con l’obiettivo di andare poi in aula e votare compatti senza tentennamenti. I ruoli assegnati dipenderanno soprattutto da questa intesa sulle cose da fare.

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