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Disagio giovanile, le comunità contro il malessere dei ragazzi

Il vice ministro Bellucci: «Gli adulti devono assumersi le proprie responsabilità»

Disagio  giovanile, le comunità contro il malessere dei ragazzi

“Costruire comunità contro il disagio giovanile”. Una tematica di grande attualità, molto sentita, affrontata ed argomentata ieri pomeriggio presso il Circolo cittadino “Sante Palumbo” in Piazza del Popolo, a Latina, durante l’incontro organizzato
dalla Federazione provinciale di Fratelli d’Italia.

«È un fenomeno che non possiamo ignorare e la risposta non può essere solo repressiva né delegata esclusivamente alle forze dell’ordine che pure stanno svolgendo un lavoro egregio sia sul fronte della repressione che su quello delle indagini successive a fatti criminosi», ha sottolineato il Senatore Nicola Calandrini, puntando l’attenzione su quanto è accaduto nell’ultimo periodo a Latina e provincia.

Non solo fatti criminali, ma anche situazioni di vero e proprio disagio che hanno spinto al suicidio giovani del nostro territorio: la studentessa di 16 anni, di Latina, che ha deciso di porre fine alla sua giovane vita, gesto estremo alla concomitanza di una seconda bocciatura a scuola, agli esami di riparazione; il 14enne che si è impiccato nella sua abitazione a Santi Cosma e Damiano, in questo caso la causa del gesto estremo viene ricondotta tra i banchi di scuola perché bullizzato.

«Queste sono orribili notizie che hanno colpito il nostro territorio, un colpo al cuore, inferto come un colpo di rasoio - ha sottolineato il sindaco di Latina Matilde Celentano - La nostra città, inoltre, in questo periodo è interessata da un’escalation criminale per il controllo delle piazza di spaccio, conta decine di aggressioni ai danni di minorenni, ma anche da parte di minorenni versi coetanei. Questo per dire che i minorenni, in condizioni di disagio, possono essere vittime o carnefici. Come istituzione, come sindaco di Latina, sento forte la responsabilità di costruire ponti, non muri. La nostra città, la nostra provincia, devono essere luoghi dove ogni giovane si deve sentire protetto, ascoltato, valorizzato. Dobbiamo fare rete e costruire comunità. Dobbiamo individuare strumenti concreti, percorsi condivisi che supportino le nuove generazioni. Progetti che mettano al centro l'educazione al rispetto, all'ascolto, all'empatia. Progetti che rafforzino il senso di appartenenza, perché la solitudine e l'isolamento sono spesso i veri nemici da combattere. E in quest’ottica assumono un grande valore i nostri progetti portati avanti dall’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Latina, con finanziamenti pubblici».

Oltre al Senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calndrini e al sindaco di Latina Matilde Celentano sono intervenuti Civita Di Russo, Vice Capo di Gabinetto Vicario del Presidente della Regione Lazio; Pasquale Lattari, avvocato mediatore, esperto formatore in giustizia riparativa; Gioanna Troplini, presidente Gioventù Nazionale Latina; l’onorevole Massimiliano Maselli, assessore della Regione Lazio, e l’onorevole Maria Teresa Bellucci, vice ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha concluso i lavori con un sentito intervento. «Il mondo degli adulti deve assumersi le proprie responsabilità, in primis le Istituzioni che devono essere responsabili - ha dichiarato il vice ministro - Bisogna rappresentare i bisogni dei cittadini, giovani e adulti, è necessario insistere per dare un supporto importante. Tutto per ristabilire il principio della libertà, per difendere ciò che si ama, dalla parte delle legalità per garantire la sicurezza».

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