Politica
29.09.2025 - 19:00
Claudio Fazzone
Il senatore di Forza Italia Claudio Fazzone ha presentato un emendamento al disegno di legge che prevede l’allargamento della ZES unica alle Marche e all’Umbria, proponendo l’inserimento anche delle province di Latina, Frosinone e Rieti. L’obiettivo dichiarato dal parlamentare è riconoscere agli stessi territori del Basso Lazio gli stessi strumenti di incentivazione, semplificazione e promozione degli investimenti previsti per altre zone italiane a vocazione industriale.
L’emendamento modifica diversi articoli del provvedimento, aggiungendo le province pontine e Rieti ai commi che disciplinano le disposizioni per il rilancio economico, il piano strategico per gli investimenti e le misure di semplificazione amministrativa. In particolare, vengono incrementati gli stanziamenti previsti, passando da 110 a 125 milioni di euro complessivi, con un aumento proporzionale delle risorse destinate agli interventi locali, da 30 a 45 milioni.
Fazzone motiva l’iniziativa sottolineando come le province di Latina e Frosinone siano da anni penalizzate dal punto di vista economico e occupazionale. Il tasso di disoccupazione resta elevato, molte imprese faticano a sopravvivere e le aziende dei territori limitrofi, incluse nelle ZES del Sud, beneficiano di agevolazioni che rendono più competitive le loro produzioni. L’emendamento, quindi, nasce dalla volontà di dare alle imprese locali strumenti simili per attrarre nuovi investimenti e sostenere lo sviluppo industriale.
L’inclusione delle province pontine e di Rieti nelle ZES dovrebbe garantire contributi economici, incentivi fiscali, credito d’imposta per gli investimenti, semplificazioni procedurali e maggiore velocità nella concessione dei permessi. Il senatore Fazzone evidenzia come la scelta abbia anche una logica territoriale: Latina e Frosinone confinano con aree industriali di grande rilievo come Napoli e Caserta, dove le imprese godono già di fondi, procedure accelerate e benefici occupazionali. In questo senso, l’esclusione del Basso Lazio sarebbe stata ingiusta, penalizzando le aziende locali e la loro competitività.
L’emendamento prevede inoltre che il Presidente della Regione Lazio partecipi agli organismi di indirizzo e monitoraggio, rafforzando il ruolo della Regione nel coordinamento delle azioni strategiche. Il provvedimento punta a creare un percorso strutturato, capace di sostenere le imprese già presenti e di attrarne di nuove, contribuendo a colmare il divario con le aree del Mezzogiorno già incluse nella ZES.
Il disegno di legge è attualmente in esame in Parlamento, e l’iniziativa di Fazzone rappresenta un passo rilevante per il rilancio dell’economia del Basso Lazio, segnando una concreta possibilità di sviluppo industriale e occupazionale in province che da tempo attendono strumenti efficaci di sostegno e modernizzazione. Se approvato, l’emendamento potrà garantire alle imprese locali e ai territori un quadro chiaro di incentivi e agevolazioni, con ricadute positive per cittadini, investitori e occupazione.
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