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Crisi, Forza Italia accusa: due anni persi sull'azienda Abc

L’appello di Celentano: né bandiere né schieramenti, solo il bene di Latina. Gli azzurri: sono ostinati nel non volersi confrontare

Crisi, Forza Italia accusa:  due  anni persi  sull'azienda Abc
Siede sui carboni ardenti il sindaco Celentano all’indomani del consiglio comunale nel quale si è ritrovata con soli 17 consiglieri della sua maggioranza, tutt’altro che un blocco granitico in questa fase, a votare di misura il bilancio consolidato 2024 che si trascina dietro i dilemmi su futuro dell’azienda speciale Abc e il suo impatto sulla città e sulle bollette dei cittadini. Dopo l’assenza in blocco di Forza Italia e il voto del solo capogruppo di Noi moderati ora toccare al sindaco ricomporre un quadro politico complesso e delicato  che neanche il vertice romano è riuscito ad riequilibrare, ricucire i rapporti nella coalizione e aprire a un confronto recependo senza pregiudiziali le posizioni su Abc per trovare una sintesi reale e che non sia di facciata. E proprio dal sindaco arriva un appello a tutti i consiglieri eletti. «Questa è l’ora della responsabilità – spiega Matilde Celentano - Latina ci chiede serietà, concretezza, unità. I cittadini non vogliono tatticismi o giochi di palazzo, vogliono fatti. Vogliono vedere una città più pulita, scuole sicure, spazi pubblici curati, servizi efficienti. Sono questioni essenziali per la vita di tutti, che non ammettono esitazioni né divisioni». Il sindaco ammette di aver ereditato una situazione complessa e cita i progetti in corso, l’area ex Svar, le procedure per il recupero del mercato annonario di Fondazione , «progetti avviati e percorsi concreti ma che non potranno proseguire se non ci sarà responsabilità da parte di tutti». «Per questo non posso tacere l’amarezza per quanto accaduto ieri in Consiglio comunale – ha proseguito Celentano  - non servono né assenze né distinguo: la città chiede compattezza, serietà e coerenza. Atteggiamenti diversi rischiano di indebolire il lavoro fatto e di dare un segnale sbagliato ai cittadini. Chi siede in Consiglio comunale ha il dovere di rispettare il programma sindacale con il quale ci siamo presentati agli elettori e per il quale ci hanno dato fiducia. Quel mandato non appartiene a singole forze politiche, ma all’intera comunità, e deve essere onorato con responsabilità e lealtà. Rivolgo quindi un appello a tutti, alla maggioranza e alle minoranze: mettiamo da parte le divisioni e i tatticismi. Su scelte decisive per Latina non ci sono bandiere né schieramenti, c’è un unico interesse: quello generale della città. Noi mi farò travolgere dalle polemiche, non mi fermerò davanti agli ostacoli. Il futuro di Latina viene prima di tutto e merita stabilità, merita risposte, merita un’amministrazione che non abbia paura delle sfide». Un appello diretto, in queste parole, rivolto soprattutto a Noi Moderati e Forza Italia, i due partiti della coalizione che hanno contribuito ad aprire la crisi.  

Forza Italia: scelta per tutelare i cittadini
Interpellata a poche ore dall’assenza in consiglio Forza Italia decide di rompere il silenzio e chiarire la propria posizione spiegando che la decisione di non partecipare al voto sul bilancio è stata «consapevole» e nasce «dalla volontà di tutelare i cittadini da possibili aumenti delle bollette, legati – secondo il partito – a un servizio inefficiente e dai costi insostenibili».
«Forza Italia – spiegano il coordinatore comunale Stefano Cardillo e il capogruppo in consiglio Giuseppe Coriddi – non accetta che questa scelta venga strumentalizzata. Votare il bilancio consolidato, così come proposto, avrebbe potuto comportare un aumento delle bollette rimettendo in discussione quanto già invece deliberato precedentemente. Possibili aumenti che ricadrebbero solo sui cittadini senza portare alcun beneficio rispetto a un servizio inefficiente e costosissimo». Al centro dello scontro resta ancora una volta la gestione dell’azienda speciale ABC, considerata da Forza Italia una scelta fallimentare, che – affermano – «non ha mai decollato», con la città «visibilmente sporca e degradata, come riconosciuto anche dalla stessa sindaca Matilde Celentano».
Nel documento, Forza Italia punta il dito anche contro il mancato rispetto degli impegni presi durante la riunione a Roma, dove erano presenti i capigruppo, il sindaco e i coordinatori provinciali dei partiti di maggioranza. Un incontro che – secondo il partito – doveva segnare una svolta concreta, con l’avvio di un piano straordinario per la pulizia della città. «Il piano straordinario proposto per pulire la città e rendere il servizio efficace non c’è. La nostra posizione è nota da sempre ed è stata ribadita, lo sottolineiamo in tutte le sedi istituzionali, nelle riunioni dei capigruppo, negli incontri di maggioranza, nelle commissioni consiliari competenti. Vogliamo che Latina sia una città all’altezza delle sue aspettative, che il servizio di raccolta dei rifiuti sia efficiente e, in primis, che tutti i lavoratori che con grande sacrificio effettuano il servizio di raccolta dei rifiuti, siano salvaguardati». Forza Italia rivendica il proprio ruolo nella maggioranza: «Non accettiamo imposizioni, diktat o ultimatum da alcuno. In gioco c’è il benessere dei cittadini e la qualità della vita a Latina in cui i servizi, basta guardarsi intorno, sono ridotti al lumicino. Il degrado è ovunque. La città è sporca. La raccolta dei rifiuti non è mai decollata. Elementi che sono stati pubblicamente riconosciuti anche dal sindaco Celentano. Per questa ragione non comprendiamo l’ostinazione di una parte della maggioranza a non volersi confrontare e, soprattutto, a non voler trovare delle soluzioni e che esistono e che sono percorribili. Abbiamo perso due anni. Tempo prezioso in cui si sarebbe potuto trovare ed attuare una soluzione alternativa ad ABC che resta una scelta fallimentare conclamata. Se si parla di responsabilità siamo i primi a non esserci mai sottratti all’insegna della coerenza, del dialogo, della disponibilità e con una posizione chiara da sempre che possa assicurare trasparenza e un servizio efficiente». Infine un monito, la pluralità delle posizioni in maggioranza va difesa:  «La coalizione non è un monolite, è formata da una pluralità di partiti e posizioni - conclude Cardillo con i consiglieri di Forza Italia - che convergono sullo stesso obiettivo, ma che hanno legittimamente posizioni diverse che, come tali, vanno rispettate e sulle quali chiediamo ancora una volta confronto».   

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