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L'intervento

Unindustria, Bianchi e Vona: "Bisogna accelerare sulla Zls"

Fausto Bianchi e Tiziana Vona di Unindustria lanciano l’allarme dopo l’esclusione dalla Zes unica

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Il sistema produttivo del Lazio è a un bivio, stretto tra l’urgenza di risposte immediate e la necessità di una visione strategica per mantenere la propria competitività. A lanciare l’allarme, con una nota congiunta dai toni perentori, sono i Presidenti di Unindustria Latina, Fausto Bianchi, e di Unindustria Aprilia, Tiziana Vona, che richiamano l'attenzione delle istituzioni centrali e regionali sulla paralisi amministrativa che sta danneggiando il tessuto imprenditoriale.


Il cuore del problema risiede nel crescente divario competitivo che le imprese laziali, in particolare quelle del cruciale distretto pontino, stanno accumulando nei confronti delle regioni confinanti, ormai pienamente incluse nella Zona Economica Speciale (ZES) unica del Mezzogiorno. Una circostanza che, secondo i due Presidenti, sta trasformando il Lazio in una sorta di isola produttiva svantaggiata. «Il sistema delle imprese del Lazio non può più aspettare: bisogna approvare subito la Zona Logistica Semplificata (ZLS) per dare risposte immediate alle aziende» dichiarano Bianchi e Vona.  La ZLS, proposta dalla Regione Lazio e frutto anche dell'apporto di Unindustria, rappresenta un primo passo essenziale. «Va concluso subito il riconoscimento da parte dei Ministeri competenti della ZLS, proposta che sicuramente andrà perfezionata prevedendo un ampliamento delle aree ricomprese» aggiungono i due leader industriali.


Tuttavia, l'approvazione della ZLS, pur necessaria, non è ritenuta la soluzione definitiva. I Presidenti di Unindustria sottolineano come l'introduzione della ZES unica stia inesorabilmente “accerchiando” il Lazio, ponendolo in una posizione di svantaggio competitivo. Le aziende che operano in regioni limitrofe beneficiano di un pacchetto di incentivi fiscali, crediti d’imposta e regimi di semplificazione ben più vantaggiosi, che rischiano di attrarre investimenti lontano dal Lazio. «Questo primo immediato intervento (la ZLS, ndr)  non va considerato come straordinario e risolutivo, perché già ampiamente previsto, ma ritardato»  precisano Bianchi e Vona. Per colmare realmente il gap e «rilanciare la competitività e l’attrattività della nostra regione, infatti, servono misure ancora più incisive sulla semplificazione delle autorizzazioni e sul sostegno agli investimenti, anche delle grandi imprese».

La vera svolta, secondo Unindustria, può arrivare solo attraverso un provvedimento strutturale di maggiore impatto: «Ecco perché è necessario subito aprire una riflessione per una ZES straordinaria per il Lazio». L’ipotesi di una Zona Economica Speciale dedicata alla regione diventa un obiettivo strategico imprescindibile per garantire parità di condizioni al sistema industriale laziale. I due Presidenti si dicono ottimisti e accolgono con favore le parole del Ministro Fitto, che ha aperto alla possibilità di misure ad hoc per territori con specificità particolari. «Confidiamo che il Ministro ascolti le richieste che arrivano dalle imprese di una regione chiave come il Lazio per lo sviluppo del Paese» concludono Fausto Bianchi e Tiziana Vona. L'appello finale si traduce in una richiesta operativa e urgente: «Ci aspettiamo che venga convocato immediatamente un tavolo di lavoro dedicato alla ZES del Lazio che preveda una partecipazione qualificata anche del tessuto industriale».  

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