Cerca

La novità

Angelilli assicura: «Zls, ci siamo»

La vicepresidente della Regione: «Gli imprenditori avranno presto la risposta che hanno chiesto più volte»

Angelilli assicura: «Zls, ci siamo»

«Siamo pronti». Per il via libera del Governo alla Zona Logistica Semplificata. Lo dicono Roberta Angelilli (vicepresidente e assessore allo sviluppo economico) e Giancarlo Righini (assessore al bilancio e alla programmazione economica). Insomma, alla Regione Lazio è scattato il conto alla rovescia. Per rispondere concretamente alle richieste della classe imprenditoriale. In particolare di Unindustria. Le Zls sono aree geografiche delimitate e istituite per favorire lo sviluppo del settore logistico e delle attività economiche correlate, attraverso la semplificazione delle procedure amministrative, la concessione di agevolazioni fiscali come il credito d'imposta e la possibilità di istituire zone franche doganali.

Spiega Giancarlo Righini: «Con l’approvazione del Decreto che recepisce le ultime osservazioni tecniche del Dipartimento per le Politiche di Coesione, la Regione Lazio ha completato l’ultimo passaggio necessario per la definizione della Zona Logistica Semplificata. Si tratta dell’atto conclusivo del percorso regionale previsto prima dell’istituzione ufficiale della Zls da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri». Poi aggiunge: «Le modifiche richieste hanno riguardato esclusivamente aspetti formali, come l’aggiornamento delle mappe e alcune precisazioni descrittive, senza incidere sulla sostanza del progetto né sui territori coinvolti. È un passaggio tecnico, ma fondamentale, che consente di chiudere definitivamente la fase istruttoria e di portare a compimento un iter avviato nel 2018 e rimasto fermo per anni. Grazie al deciso impulso impresso da questa Giunta e al lavoro di squadra con gli enti locali e le amministrazioni statali il progetto della Zls del Lazio è finalmente giunto alle battute finali. Dopo anni di attese e rallentamenti, oggi possiamo dire che il Lazio è pronto: attendiamo soltanto il decreto del Governo che ne sancirà ufficialmente l’istituzione, aprendo così la fase operativa».

Sottolinea Righini: «In Regione, all’interno della Direzione competente, è già stata attivata un’Area sulla Zls, per accompagnare l’attuazione del progetto, coordinare le attività con l’Autorità di Sistema Portuale e garantire una gestione efficace delle semplificazioni e delle nuove opportunità economiche e logistiche per il territorio. Desidero ringraziare il presidente Francesco Rocca per il sostegno politico e la determinazione con cui ha voluto portare a termine un percorso complesso, avviato anni fa ma giunto a conclusione solo grazie all’impegno di questa Amministrazione. Con questo risultato si apre una nuova stagione di sviluppo e competitività per il Lazio». Sulla stessa lunghezza d’onda la vicepresidente della Regione Roberta Angelilli. Afferma: «Siamo in dirittura d’arrivo. Ricordiamo che in precedenza la proposta dell’Amministrazione Zingaretti fu giudicata irricevibile dal Governo Draghi perché troppo ampia nella superficie degli ettari e per il numero di Comuni inclusi. La nostra Giunta ha provveduto a ridurre il tutto e diversi Comuni esclusi hanno presentato ricorsi al Tar. I ritardi sono derivati anche da questo. Ora però si tratta solo di attendere l’espletamento degli ultimi adempimenti del Mef. Adempimenti importanti perché determineranno le condizioni del credito di imposta. La Regione ha fatto tutti i passaggi e gli imprenditori avranno una risposta importante».

Diverso il giudizio politico di Sara Battisti, consigliera regionale del Pd. La quale sposta il ragionamento sulla Zona Economica Speciale. Afferma: «Le province di Frosinone e Latina sono state escluse dalla Zes, mentre altri territori hanno già ottenuto l’inclusione. Un danno incalcolabile per la nostra economia. Ciò dimostra che né la Regione Lazio guidata da Rocca né gli esponenti eletti in questo territorio di Fratelli d’Italia e Lega stanno lavorando concretamente per il bene delle nostre province. Il nostro territorio ha un’assoluta necessità di strumenti concreti per attrarre investimenti, sostenere l’occupazione e difendere le economie locali».

Non è tardata ad arrivare la replica di Daniele Maura, vicecapogruppo regionale di Fratelli d’Italia. Dichiara: «La consigliera Sara Battisti non perde occasione per attaccare la giunta Rocca, dimenticando i disastri fatti dall’ex giunta Zingaretti: lei sedeva nei banchi della maggioranza. Vogliamo parlare dell’inconcludenza con la quale hanno gestito la pratica relativa alla Zls? Il centrodestra ha portato sul territorio di Frosinone risultati concreti, come i 100 milioni di euro stanziati dal Governo Meloni e destinati al Consorzio unico industriale per il rilancio del comparto economico e produttivo. Inoltre, come comunicato dall’assessore Righini, la Regione ha completato l’ultimo passaggio necessario per la definizione della Zls da parte del Governo e siamo in attesa dell’istituzione ufficiale».

Restando nel campo del centrodestra, c’è da registrare la posizione fuori dal coro del parlamentare della Lega Nicola Ottaviani. Fuori dal coro rispetto ai suoi “colleghi” di coalizione, considerando che la Regione Lazio è in trincea per l’attivazione della Zls. Strumento peraltro sollecitato da Unindustria e dall’intera classe imprenditoriale. Nicola Ottaviani scrive: «Escludere le nostre due province dai contributi della Zona economica speciale per il Mezzogiorno, dopo 60 anni, inserendo le province della Campania, del Molise, dell’Abruzzo e addirittura delle Marche e dell’Umbria, significa attentare alla nostra economia, a cui viene sottratta la possibilità di concorrere ad armi pari, in termini di competitività, con le altre imprese localizzate attorno ai nostri territori provinciali». Poi aggiunge: «Per non parlare di chi vuole rifilare la Zls in sostituzione della Zona economica speciale del Mezzogiorno. Sarebbe come confondere un’autovettura di Formula 1 con un’utilitaria ingolfata».

Fermo restando che si sta lavorando per l’inclusione delle province del Basso Lazio nella Zes, c’è un ragionamento di realpolitik da fare. Intanto la Zls è una risposta vera e in dirittura d’arrivo. Per raggiungere la quale stanno lavorando sia la Regione Lazio che il Governo, entrambe guidate dal centrodestra. I tempi per l’inclusione nella Zes sarebbero comunque lunghi. La Zona Economica Speciale ha un profilo regionale. È necessaria una modifica della legge istitutiva e occorre il via libera dell’Unione Europea. La Zona Logistica Semplificata porterà alla semplificazione delle procedure, al credito di imposta e al sostegno agli investimenti. È tutto meno che un “brodino”. Ma Nicola Ottaviani la pensa diversamente. E di fatto si pone in disaccordo con le scelte della Regione. Ma pure del Governo.

Il ministro Tommaso Foti ha detto nei giorni scorsi: «Sarà immediatamente sottoscritto il decreto di istituzione della Zls, non appena l’iter burocratico sarà concluso». Ma quali Comuni del Basso Lazio farebbero parte della Zls? Per la provincia di Frosinone ci sarebbero Anagni, Cassino, Ceccano, Ceprano, Ferentino, Frosinone, Patrica, Piedimonte, Sant’Andrea del Garigliano, Sant’Ambrogio sul Garigliano, Sant’Apollinare, San Giorgio a Liri, San Vittore del Lazio, Villa Santa Lucia, Sora, Isola del Liri, Roccasecca e Pignataro. Per la provincia pontina, invece, Latina, Aprilia, Cisterna di Latina, Itri, Gaeta, Formia, Fondi, Pontinia, Sabaudia, Minturno, Castelforte, Santi Cosma e Damiano.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione