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Corruzione, Tiero: i soldi in contanti e quei versamenti dal... salvadanaio

Uno stralcio degli atti dell’inchiesta svela dettagli curiosi circa la disponibilità di contante che aveva il consigliere regionale di Fdi

Corruzione, Tiero: i soldi in contanti e quei versamenti dal... salvadanaio

Uno stralcio degli atti dell’inchiesta svela dettagli curiosi circa la disponibilità di contante che aveva il consigliere regionale di Fdi Enrico Tiero. Denaro che solleva le perplessità di chi indaga.
 
Nel corso delle indagini, carabinieri e guardia di finanza intercettano alcune telefonate tra Tiero e una funzionaria di un istituto bancario che sta lavorando una pratica antiriciclaggio legata a quattro versamenti da 1000 euro in contanti fatta da Tiero sul proprio conto corrente. Nel corso delle chiamate, per dare un giustificativo all’operazione Tiero parla di un prestito fatto al figlio per l’acquisto di un’auto.  “...mio figlio ha comprato una macchina. io gli ho anticipato dei soldi e mi so fatto fare... un bonifico dal Direttore, direttamente me l'ha fatto, dal vostro Direttore e lui mano mano me li restituisce e io mano mano me li rimetto...”.
 
 
In un'altra intercettazione, Tiero spiega alla stessa interlocutrice che i quattro piccoli versamenti (i 4.000 € totali) si riferiscono a "prestato soldi a dei figli me li ridavano, ma quelli di 7/800 €". Aggiunge che "un paio, devo di la verità, un paio era un salvadanaio che c'avevo da du... da un paio d'anni". Gli investigatori, da un riscontro del pubblico registro automobilistico, non trovano corrispondenza sulla proprietà dell’auto da parte del figlio di Tiero.
 
Tali conversazioni lasciano intendere, secondo gli investigatori, che Tiero avesse comunque una disponibilità di denaro liquido la cui provenienza, al netto dello stipendio da Consigliere Regionale, sarebbe da accertare, spiegano gli inquirenti.  
 

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