Il fatto
01.11.2025 - 20:00
Cambio di passo nella pianificazione urbanistica del Comune di Sezze. Nel corso del Consiglio comunale del 28 ottobre, l’amministrazione ha approvato la revoca della delibera n. 18 del 16 marzo 2012, con cui era stato adottato il Piano Urbanistico Comunale Generale (PUCG). Una decisione che, dopo anni di impasse, apre la strada a un nuovo strumento di pianificazione, più coerente con la realtà e le prospettive attuali della città.
L’iter del vecchio piano era iniziato nel 1997 e, dopo un percorso durato quindici anni, era stato adottato nel 2012. Ma oggi, a distanza di oltre un decennio, la città ha seguito tutt’altro sviluppo rispetto a quanto previsto allora. Le esigenze urbanistiche, sociali ed economiche di Sezze sono cambiate, così come il contesto territoriale e infrastrutturale, soprattutto nella pianura, area strategica per il futuro del comune.
“Il vecchio piano regolatore era ormai fuori dal tempo ed era inutile portare a termine un iter iniziato quasi 30 anni fa – ha dichiarato il sindaco Lidano Lucidi –. Tre decenni per portare a casa un nuovo piano regolatore ci sembrano veramente troppi, e fa sorridere quando qualcuno ci accusa di ritardi che spesso si contano nell’ordine di pochi mesi. Riteniamo molto più efficace la scelta fatta dalla nostra amministrazione, di azzerare tutto e lavorare sullo sviluppo urbanistico della pianura, che dovrà essere oggetto di importanti interventi di ammodernamento con l’implementazione di infrastrutture che la renderanno più moderna e attrattiva, approfittando dell’importante volano rappresentato della presenza della stazione ferroviaria e di alcune arterie stradali.”
Il sindaco ha annunciato che nei prossimi mesi l’amministrazione avvierà un percorso partecipato per raccogliere idee, progetti e proposte utili a ridisegnare la pianura: un’area che dovrà diventare motore di sviluppo economico e abitativo, con nuovi insediamenti produttivi, interventi di rigenerazione urbana e un piano di infrastrutture in grado di rafforzare la competitività e la vivibilità del territorio. “Lo sviluppo economico e sociale di Sezze – ha concluso Lucidi – non può prescindere da questo dato.”
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