Coalizione in panne
04.11.2025 - 10:00
									Se qualcuno pensava che incassare il voto sul nuovo progetto di ABC avrebbe riportato il sereno in maggioranza dalle parti di Piazza del Popolo, ha vistosamente sbagliato i conti. L’astensione di Forza Italia – e ancor di più la spiegazione di quella posizione, giustificata come atto di responsabilità a fronte di un progetto definito sbagliato e a rischio fallimento – ha rotto gli equilibri politici, già scossi in estate dagli attriti con Noi Moderati e dalla precedente defezione degli azzurri sul bilancio. Non c’è una “linea dura” di Forza Italia, ma una posizione autonoma e argomentata su ogni provvedimento, che però mette in crisi una coalizione costretta a muoversi con un consenso «a intermittenza». E con questi distinguo, il senso stesso della coalizione rischia di venire meno.
Per questa ragione il sindaco Matilde Celentano ha convocato oggi un incontro con i coordinatori comunali e provinciali e con i capigruppo dei partiti del centrodestra in Consiglio comunale. Un vertice per “fare chiarezza” e chiarezza è la parola più ricorrente anche nelle reazioni dei capigruppo interpellati. Spiega Vincenzo Valletta (Lega): «Quando si fa parte di una maggioranza e di un gruppo di lavoro – afferma – è giusto confrontarsi anche in modo acceso, ma poi bisogna uscire con una linea comune. Serve più senso di responsabilità da parte di tutti: il nostro obiettivo deve restare lavorare per la città e per trovare la sintesi, non per dividersi».
Posizione netta anche per il capogruppo di Fratelli d’Italia Cesare Bruni: «Come ho già dichiarato in Consiglio comunale ho richiamato tutti a chiarire quale sia il perimetro della maggioranza. In una coalizione ognuno ha il diritto e il dovere di esprimere le proprie posizioni, ma quando non si trova la quadra deve prevalere una linea comune. Solo sulle questioni di ordine morale può esserci un distinguo, non sui provvedimenti amministrativi. Non può esistere una maggioranza a geometrie variabili: altrimenti, su ogni atto del programma sindacale avremmo una coalizione dai contorni evanescenti. Questo non giova né alle istituzioni né all’azione amministrativa, che ha bisogno di una chiara distinzione tra maggioranza e opposizione. La responsabilità di governo – conclude Bruni – si misura con i voti espressi, non con le astensioni».
Spiega invece Maurizio Galardo (Noi Moderati): «Ogni voto, in un’assise democratica, è legittimo – premette – ma ciò che conta sono le conseguenze. Questa scelta di Forza Italia genera instabilità nella maggioranza. Noi siamo stati tra i primi a sostenere il progetto ABC, una parte essenziale del programma del sindaco. Allontanarsi da quella visione significa mettere seriamente in discussione il futuro dell’azienda, con effetti devastanti sul piano politico e sul decoro della città. Ora serve chiarezza: non c’è più tempo per le mezze misure. Nelle dichiarazioni degli azzurri non ho visto un atteggiamento volto a rafforzare la coalizione, ma piuttosto a indebolirla. Mi appello al sindaco perché sbrogli questa matassa parlando in modo schietto. La posizione di Forza Italia va chiarita e resa compatibile con quella degli altri, perché stiamo votando atti importanti con riflessi contabili. È una manovra da 20 milioni di euro: e al bilancio di dicembre non voteranno nemmeno quello?».
Infine il capogruppo della Lista Celentano Alessandro Porzi: «Il mio è un appello alla responsabilità, che ha una valenza politica precisa. Quando si fa parte di una famiglia, una famiglia politica, e si amministra una città, la risposta che va data deve essere rivolta alla città e ai cittadini, al di là della retorica e delle scelte di campo nelle quali si palesa un’effimera esclusività “a favore dei cittadini”. Per me stare davvero dalla parte dei cittadini significa compiere scelte unitarie e coerenti con quelle della maggioranza. Essere responsabili non vuol dire fare sempre ciò che si vuole, ma ciò che si deve. In questo momento la scelta giusta era quella di consegnare finalmente un progetto sui rifiuti alla città, dopo due anni e mezzo di attesa. I distinguo e le prese di distanza possono avere senso in campagna elettorale, ma non dopo due anni e mezzo in cui la città ha bisogno di risposte concrete. Trovo poi singolare che Forza Italia affermi che sarà impossibile raggiungere il 70% di raccolta differenziata: se sanno questo, allora conoscono anche la risposta e la soluzione, ma non la dicono. E mi chiedo: quando è stato confermato il vecchio direttore generale di ABC, segnando continuità con la precedente amministrazione, dove erano i colleghi di Forza Italia? Dove erano quando la Lista Celentano sollevava il problema di coerenza e opportunità nel voler confermare Ascoli?».
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