Una città che non si riconosce più né nella maggioranza né nell’opposizione, e che inizia a guardare altrove, verso un possibile fronte civico. È il quadro che emerge dal sondaggio realizzato da AnalisiPolitica sulla città di Latina tra il 20 e il 25 ottobre 2025, su un campione rappresentativo di 500 cittadini. Un sondaggio commissionato nelle scorse settimane da un gruppo di imprenditori curiosi di capire che aria tiri nel capoluogo quando siamo vicini alla boa del metà mandato dell’amministrazione Celentano. «Un quadro che difficilmente scorgiamo quando facciamo sondaggi di questo tipo> commenta Arnaldo Ferrari Nasi, amministratore unico di Remtene, la società che ha effettuato la ricerca. <Una delusione bipartisan è rara e soprattutto offre un campanello d’allarme pericoloso, in quanto le due coalizioni rappresentate in Consiglio comunale sono espressione di partiti politici e non di compagini civiche». In vista del giro di boa del mandato Celentano, l’indagine offre dunque una fotografia impietosa dello stato d’animo dei latinensi. Due i temi percepiti come prioritari: sicurezza e decoro. Il 72% degli intervistati ritiene che la sicurezza sia un problema “serio” in città (18% “molto”, 54% “abbastanza”), mentre il 70% indica allo stesso modo il degrado urbano e la mancanza di pulizia. Il dato è trasversale: non riguarda solo chi ha votato l’opposizione. Anche tra gli elettori della lista della sindaca, il 31% giudica “molto serio” il problema del decoro, sette punti sopra la media cittadina. Un tema, questo, rispetto al quale c’è consapevolezza nell’amministrazione comunale, che ha accelerato sul nuovo progetto di Abc.
Giunta e opposizione, doppia bocciatura Quando il giudizio si sposta sul piano politico, lo scenario diventa ancora più netto. La sindaca Matilde Celentano ottiene un voto medio di 5,1, sotto la sufficienza, mentre la minoranza fa peggio, fermandosi a 4,7. Ben il 56% esprime un giudizio negativo sull’amministrazione, e anche nel centrodestra il gradimento non decolla: tra gli elettori della maggioranza la media è 5,9, fra quelli della lista Celentano scende a 5,6. La sfiducia riguarda pure il futuro: il 51% ritiene che l’amministrazione non abbia una visione per la città. Un dato che sale al 58% nella fascia 40-60 anni, quella più produttiva. E colpisce anche dentro il campo centrodestra: un elettore su tre della sindaca pensa che la giunta non abbia un indirizzo preciso.
Delusione verso i partiti Quasi la metà del campione, il 47%, accusa il Comune di essere troppo legato ai partiti nazionali e poco concentrato sui problemi reali di Latina. Anche questa volta la percezione attraversa tutti gli schieramenti: il 59% dei votanti Fratelli d’Italia condivide la critica. La conclusione è chiara: cresce l’idea che per governare Latina serva una guida meno dipendente da Roma e più radicata sul territorio. E infatti il 48% dice che servirebbe una coalizione civica trasversale, mentre il 46% prenderebbe in considerazione di votare un candidato civico nel 2027. Percentuali che diventano interessanti guardando alle appartenenze: 67% di apertura tra gli ex elettori della Lega, 46% tra gli elettori FdI e 80% nel Pd.
Una “terra di mezzo” che cerca un volto Il sondaggio sembra intercettare una domanda di cambiamento non tradizionale, simile a quella che nel 2016 portò all’elezione di Damiano Coletta. Ma la disillusione odierna è più profonda e bipartisan. Latina oggi non sembra chiedere semplicemente un’alternanza, ma un modello amministrativo civico, pragmatico, non ideologico, capace di mettere da parte le appartenenze per concentrarsi su questioni concrete: sicurezza, pulizia, servizi, autonomia decisionale. Una “coalizione di volenterosi”, come definito dagli analisti, che potrebbe diventare la nuova variabile della politica cittadina. Se e chi saprà interpretarla, lo diranno i prossimi mesi. Ma il messaggio dei latinensi è arrivato forte: basta guerre di bandiera, servono risultati.
Il commento del sondaggista Arnaldo Ferrari Nasi ha una lunga esperienza in materia e si occupa, attraverso la sua Remtene di sondaggi e analisi di mercato per società imprese e giornali. «I committenti del sondaggio volevano avere un quadro della situazione di Latina, città molto importante anche a livello regionale e quindi romano. Fin da subito è apparso evidente come la cittadinanza sia delusa , poco soddisfatta. Ma non ci aspettavamo le medesime risposte tra maggioranza e opposizione. Sono segnali forti di malcontento».