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Politica

Urbanistica, corretta la rotta in consiglio comunale

Passa con i voti della maggioranza e di Fiore la delibera che annulla la perequazione e introduce la compensazione. Muzio: «Riportiamo equilibrio e correttezza»

Si comincia a fare ordine nella pianificazione urbanistica. Il Consiglio comunale di Latina, nella seduta di ieri, ha approvato – con i voti della maggioranza e della consigliera Daniela Fiore del Gruppo Misto, l’astensione di Pd e Per Latina 2032 e i voti contrari di Lbc e M5S – la proposta di deliberazione n. 86/2025 relativa all’introduzione del principio di compensazione all’interno delle Norme tecniche attuative del Prg.

Con lo stesso atto il Consiglio ha disposto l’annullamento in autotutela della precedente delibera sulla perequazione urbanistica, adottata nel 2024 ma mai approvata, che fu oggetto di un richiamo della regione Lazio a inizio 2025. La seduta si è aperta con un rilievo dai banchi dell’opposizione. Dario Bellini (Lbc) ha contestato i motivi dell’urgenza con cui era stata convocata la riunione, evidenziando che l’unica udienza fissata dal Tar Lazio per il 13 novembre riguardava un ricorso su un diniego a un permesso a costruire in via Don Luigi Sturzo e non la delibera oggetto di annullamento. Dopo la sospensione dei lavori e un chiarimento con il legale dell’ente, è emerso che il ricorso in discussione il 13 novembre comprende anche impugnativa della deliberazione relativa alla perequazione, confermando così la necessità di approvare in via d’urgenza l’atto deliberativo all’ordine del giorno.

A illustrare la delibera è stata l’assessora all’Urbanistica Annalisa Muzio: «L’Amministrazione comunale propone di annullare in autotutela la delibera del 2024 sulla perequazione urbanistica poiché era stata solo adottata, e dunque priva di effetti giuridici vincolanti. Contestualmente adottiamo il principio di compensazione, per garantire continuità nella pianificazione e tutela dell’interesse pubblico». La Regione Lazio, ha ricordato Muzio, aveva segnalato che l’atto del 2024 configurava una variante sostanziale al PRG, richiedendo quindi un iter più approfondito. A tali rilievi si erano aggiunti pareri tecnici e osservazioni che evidenziavano criticità e possibili contenziosi. «Oggi portiamo in aula un atto importante – ha proseguito – che nasce da un senso di responsabilità e dalla volontà di riportare chiarezza, equilibrio e correttezza ad un percorso amministrativo che, per quanto animato da buone intenzioni, ha mostrato nel tempo elementi di criticità tali da rendere necessaria una correzione». Secondo l’assessora, che ha assunto su di sé la responsabilità politica di un atto congiunto di annullamento e di nuova adozione, la compensazione urbanistica rappresenta uno strumento: «utile e flessibile, capace di bilanciare i diritti e i doveri dei proprietari, ridurre il ricorso all’esproprio e favorire la realizzazione di opere pubbliche o di interesse collettivo, senza rinunciare ai principi di equità che anche la perequazione esprime». Muzio ha infine precisato che il Comune «non ha cambiato idea, ma ha preso atto di un vizio formale» e che la perequazione «verrà reintrodotta con un percorso più solido e condiviso con Regione e professionisti». Una riflessione articolata è arrivata dalla consigliera del Gruppo Misto, Daniela Fiore, che con il suo voto favorevole ha sostenuto la delibera della maggioranza: «Su questa delibera abbiamo sbagliato tutti. Con una sola astenuta, a luglio 2024 votammo a favore della perequazione convinti delle buone intenzioni che la ispiravano. È stato un errore in buona fede, affidandoci al parere degli uffici che per noi consiglieri rappresenta un riferimento fondamentale». Fiore, il cui voto favorevole si è aggiunto a quelli della maggioranza ha quindi richiamato l’attenzione sull’esigenza di evitare ulteriori errori procedurali ma ha anche riconosciuto l’importanza «del’aggiornamento delle norme tecniche del Prg e l’introduzione di strumenti moderni, capaci di realizzare opere pubbliche senza gravare sulle finanze comunali, restano obiettivi condivisibili e utili alla città».

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