Il commento
17.11.2025 - 11:15
Quando un’azienda speciale che gestisce un servizio pubblico essenziale – la raccolta dei rifiuti – arriva a novembre senza un bilancio consuntivo approvato, non siamo davanti a un tecnicismo contabile. Siamo davanti a un campanello d’allarme politico, amministrativo e, soprattutto, civico.
La vicenda di Abc è il paradigma di ciò che accade quando i rapporti tra ente proprietario e azienda partecipata si inceppano: norme che cambiano a posteriori, interpretazioni discordanti, atti che si inseguono e una città che, nel frattempo, aspetta risposte su pulizia, decoro e gestione quotidiana dei rifiuti. La modifica dell’articolo 8 della convenzione – cuore del problema – ha creato un effetto domino che oggi si manifesta in tutta la sua evidenza. È difficile pensare che un’azienda speciale potesse prevederlo retroattivamente. È altrettanto difficile capire perché si sia arrivati a un tale livello di disallineamento fra amministrazione e società.
Il Comune si appresta ora a respingere il bilancio 2024 e a chiedere una nuova versione aggiornata. È un passaggio necessario, ma arriva a due settimane dalla scadenza del 30 novembre. I tempi sono stretti, strettissimi. E l’impressione è che si stia correndo ai ripari di un problema che si sarebbe potuto gestire per tempo, con un dialogo più efficace e una maggiore chiarezza sugli effetti della convenzione.
C’è poi un altro aspetto che non può essere ignorato. Latina è una città che vive, giorno dopo giorno, le conseguenze di un’azienda senza tre bilanci approvati, impossibilitata ad assumere e a programmare servizi straordinari. Le difficoltà operative non sono dettagli: sono ciò che i cittadini vedono quando escono di casa.
In questa vicenda non serve cercare colpevoli, ma responsabilità. È il momento per il Comune e Abc di rimettere ordine, ristabilire un metodo di lavoro e chiudere rapidamente una pagina che non giova né all’amministrazione né all’azienda né, tantomeno, ai cittadini. La trasparenza contabile è importante, ma la qualità dei servizi lo è ancora di più. E Latina non può permettersi di galleggiare in una zona grigia amministrativa che rischia di trasformarsi in un danno permanente.
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