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Il caso

Lega, la sfiducia a Valletta evapora al primo round

Arriva la pace dopo le divisioni interne: «Siamo uniti, ora la priorità è la città»

Allarme del Codacons: Comune di Latina a un passo dal dissesto

Molto rumore per nulla. A voler citare William Shakespeare, le trame e l’aria di sfiducia nella Lega delle ultime settimane si sgonfia alla prima verifica interna. Ieri i consiglieri comunali e gli assessori del Carroccio si sono confrontati dopo settimane di tensioni e dopo che il capogruppo Vincenzo Valletta era intervenuto pubblicamente per chiedere chiarezza sulla presunta lettera di sfiducia contro di lui, attribuita ai consiglieri Censi, Cochi e Belvisi.


La frattura nel gruppo consiliare era affiorata già in un incontro con la sindaca Celentano convocato due settimane fa per chiarire le regole del patto di coalizione e nel quale si era presentata Censi in sostituzione del capogruppo Valletta, presente alla riunione e che si era mostrato sorpreso di questo passaggio. Al centro delle tensioni c’era l’ipotesi di rimpasto mai attuato che coinvolgerebbe l’assessora Francesca Tesone e il vecchio accordo di alternanza del 2023 tra Censi e Valletta, che vedrebbe Censi subentrare in ragione dei voti permettendo così l’ingresso in consiglio di Alessandro Fanti.

Valletta nella sua nota chiedeva conto di questi malumori, rivendicava il proprio operato, definito trasparente e rispettoso delle istituzioni. Oggi scrivono consiglieri e assessori: «In seguito alle recenti indiscrezioni dal quale ne scaturisce anche il comunicato del consigliere Valletta, secondo cui la Lega sarebbe attraversata da divisioni interne riguardo all’assetto dei ruoli, il partito precisa che tali ricostruzioni non rispecchiano la realtà dei fatti. Nel corso della riunione svoltasi alla presenza dei dirigenti di partito, è stata infatti ribadita con chiarezza l’assoluta unità di intenti che caratterizza il movimento.

Mai come in questo momento delicato per la città di Latina, tutti siamo pienamente impegnati nel garantire il contributo più attivo e responsabile alla risoluzione dei problemi dei cittadini. Il mandato che gli elettori ci hanno conferito è quello di amministrare con serietà Latina e individuare le soluzioni migliori per il bene dell’intera comunità».

Nella nota si apre a una rivalutazione dei ruoli non meglio definita: «Il confronto interno, sempre costruttivo, è volto esclusivamente a valutare un possibile riassetto dei ruoli per favorire il coinvolgimento di nuove energie e competenze, nell’ottica di rafforzare ulteriormente l’azione amministrativa. La Lega continua a lavorare con senso di responsabilità e coesione, mettendo al centro la città e i cittadini».

Dunque il partito mette da parte, per ora, le rivendicazioni dei singoli e mette a tacere ogni disallineamento. Qualsiasi operazione in questo momento, oltre ad alterare un equilibrio nella giunta Celentano, già sotto esame in una fase politica difficile, rimetterebbe in discussione tutto l’organigramma e i ruoli nelle presidenze di commissione, aprendo ad altre rivendicazioni. Un passaggio che non ci si può permettere: per rivalutare i ruoli, ci sarà tempo.

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