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L'intervista

Durigon: "Il 2026 sarà l'anno delle grandi opere per la provincia di Latina"

Il sottosegretario fa il punto sui progetti per la Bretella Cisterna-Valmontone e per l'autostrada Roma-Latina

Durigon rilancia: “La ZLS non basta, il Lazio ha bisogno della ZES per davvero ripartire”

Il sottosegretario Claudio Durigon

Il 2026 sarà l’anno delle grandi opere per la provincia di Latina. A dirlo è il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon annunciando gli ultimi provvedimenti voluti dal ministero delle Infrastrutture che garantiscono la copertura finanziaria a diversi progetti, dalla Bretella tra Cisterna e Valmontone alla Roma Latina arrivando alla Monti Lepini. A gennaio sarà direttamente il ministro Matteo Salvini a scendere a Latina per presentare il pacchetto di opere e lanciare la prima gara d’appalto, quella della Bretella.

Senatore Durigon, con la Finanziaria in approvazione ci sono novità importanti anche per le infrastrutture pontine attese da decenni. Partiamo dalla Bretella Cisterna-Valmontone: ci siamo davvero?
«Sì, a gennaio ci sarà la gara per la realizzazione dell’opera, divisa in 13 lotti. Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo messo gli ultimi 650 milioni di euro necessari, prima 400 ora altri 250 milioni, che vanno ad aggiungersi ai 100 milioni che erano stati previsti dall’amministrazione regionale di Nicola Zingaretti. Con queste ultime risorse è coperto l’intero costo di 1,3 miliardi di euro e l’opera può andare a gara. Mi lasci dire che è un risultato eccezionale, perché con la Bretella tra Cisterna e Valmontone finalmente la provincia di Latina avrà il collegamento veloce con la rete autostradale italiana. Un grande traguardo».

La gara a gennaio. I cantieri?
«Sicuramente prima dell’estate avremo aggiudicazione e primi cantieri per la realizzazione di questa grande opera pubblica. Uno sforzo davvero enorme fatto dal Ministero delle Infrastrutture che ha creduto fortemente nel fatto che la Bretella sia un’opera strategica e fondamentale per garantire al territorio pontino una crescita economica di cui beneficerà l’intero Paese. A gennaio, per l’avvio della gara, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini sarà in provincia di Latina per spiegare tutto nei dettagli».

L’altra grande opera molto attesa è l’Autostrada Roma-Latina. A che punto siamo? Ci sono novità?
«Per la Roma-Latina il ministero ha dato nuovi ulteriori poteri al commissario Antonio Mallamo. L’obiettivo è quello di chiudere entro l’anno la scelta del progetto per la realizzazione dell’opera. Al bando presentato dal MIT hanno risposto tre grandi aziende italiane del settore. Tre giganti che hanno presentato altrettante proposte progettuali per realizzare il collegamento tra Roma e Latina. Anzi, tra Roma e Fondi, perché l’autostrada arriverà fino lì, per garantire un collegamento veloce al Mercato ortofrutticolo, uno dei più grandi e importanti di tutta l’Europa. Ora il commissario comporrà la commissione che dovrà valutare i progetti. Siamo a un passaggio decisivo. L’opera vale complessivamente 3 miliardi di euro e al suo interno nel primo progetto presentato da cui è partito l’avviso del ministero è ricompreso anche le opere compensative, tra le quali il porto di Rio Martino, che potrà garantire finalmente a Latina quella portualità che oggi manca».

L’Autostrada sarà a pagamento?
«Sì, ovviamente. Ma non per chi risiede nel Lazio. Perché nella realizzazione della Bretella Cisterna Valmontone, è prevista anche un’opera energetica che produrrà tra i dieci e i venti milioni di euro l’anno di ricavi. Questi soldi serviranno ad escludere i residenti del Lazio dal pagamento del pedaggio per la Roma-Latina. Le due opere, Bretella e Autostrada, saranno realizzate con progetti diversi ma in qualche modo sono connesse con l’obiettivo di colmare finalmente il gap infrastrutturale della provincia di Latina».

Dal Ministero delle Infrastrutture, insomma, c’è un grande sforzo per il territorio.
«Sì e non è finito qui. Complessivamente in questi anni sono stati impegnati o previsti 4,7 miliardi di euro per le infrastrutture della provincia di Latina. Uno sforzo economico e progettuale mai visto prima, storico. Oltre a Bretella e Autostrada abbiamo fatto in modo di avere uno stanziamento di circa 234 milioni di euro ad Anas destinati al potenziamento della ex 156 dei Monti Lepini, l’unica strada che oggi collega i due capoluoghi del sud Lazio, Latina e Frosinone. Un altro importante passo avanti è stato fatto per Terracina, al fine di riaprire la stazione ferroviaria chiusa da anni. In questo caso la giunta regionale di Francesco Rocca ha messo 10 milioni di euro a cui si aggiungono circa 140 milioni da parte del Ministero. Siamo certi che in breve si arriverà a riaprire questo importante nodo ferroviario, che in questi anni ha compromesso le abitudini di migliaia di pendolari. Auspico che da parte della Regione Lazio ci sia sempre questa attenzione per la provincia come nel caso di Terracina, un po’ mancata nel caso delle altre infrastrutture fondamentali per questo territorio».

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