Le Civiche pontine, il movimento che mette insieme le esperienze amministrative di Aprilia, Latina, Sabaudia, Bassiano, Sezze e d altri comuni della provincia, hanno realizzato nei giorni scorsi un documento politico con diversi temi programmatici da sottoporre ai partiti e ai candidati alle prossime elezioni regionali. Un atto politico che sembrava indirizzato in particolare al centrosinistra. Ma a sorpresa arrivano apprezzamenti anche dal centrodestra. Enrico Tiero, candidato alle politiche e alle regionali con Noi con l'Italia, tende la mano alle Civiche pontine in particolare sul tema dell'acqua pubblica.

«Leggo con estremo piacere gli obiettivi che si è prefissata la lista delle civiche pontine - afferma Tiero - Mi fa piacere che i componenti della lista si affaccino alla politica attiva come espressione nata dal basso. Ebbene, abbraccio con simpatia quanto esprimono, perché l'impegno sociale che parte da chi è digiuno di politica e di compromessi va incoraggiato, perché è quell'impegno civico che non deve mai abbandonare il politico –anche navigato- del domani». Tiero a sorpresa ammette di guardare «con favore a questo movimento perché mi ricorda i primi passi mossi nell'attivismo politico, tanto che ancora oggi contraddistingue il mio modo di fare politica, quello di stare tra la gente ascoltando ogni esigenza, risolvendo le problematiche, dissipare ogni dubbio, centrare gli obiettivi e coltivare i sogni».

Ma al di là delle nostalgie e delle assonanze affettive, l'esponente di Noi con l'Italia afferma di condividere «con il partito delle civiche pontine l'impegno forte di scardinare il sistema che ha portato alla realizzazione di un'azienda che gestisce privatamente l'acqua, credo che sia giunto il momento di unire le forze condividendo un progetto che ha una ricaduta collettiva per il territorio: la ripubblicizzazione dell'acqua. Questo è un passaggio fondamentale per la rinascita di un comprensorio, che ha pagato a sufficienza per quanto concerne servitù calate dall'alto, e quindi il suo futuro non può non prescindere da alcuni beni che siano salvaguardati da un ente pubblico: ergo, il servizio idrico deve tornare ad essere un patrimonio strettamente legato alla collettività. Invito gli amici della Lista civica di sedersi attorno a un tavolo, oltre stucchevoli steccati partitici e ideologici, per ragionare su come muovere passi decisivi e determinanti per raggiungere questo obiettivo, che è uno dei capisaldi del mio credo politico. Credo che troveremo una soluzione comune per il bene del territorio, trovando quasi sicuramente anche altri punti in comune».