Per la raccolta differenziata al 22% bisogna trovare soluzioni concrete e realizzabili. È con questo spirito che l'altra mattina si è riunita la commissione Capigruppo del Comune di Sezze, convocata ad hoc dal presidente del Consiglio comunale Enzo Eramo e che ha avuto tra i relatori l'amministratore unico della Spl, Bernardino Quattrociocchi, uno dei responsabili dell'azienda, Fabio Ricci, e il comandante della polizia locale Lidano Caldarozzi, che in aula si sono confrontati sui numeri del servizio gestito dalla società partecipata e, soprattutto, sulle strategie da mettere in campo per farlo decollare e per permettere ai cittadini di spendere meno e di godere di benefici maggiori. Le analisi numeriche, relazionate dall'amministratore e dal responsabile della Servizi Pubblici Locali, non lasciano spazio all'ottimismo. Il problema, secondo Quattrociocchi, è di carattere culturale e sociale, ma oltre a opere di sensibilizzazione che evidentemente vanno attuate, quella che l'amministratore ha sollevato è stata la questione relativa alle sanzioni che mancano e che, di fatto, fanno passare il messaggio che differenziare non serve. L'amministratore ha spiegato come l'installazione di 45 fototrappole sia stato un passo in avanti, ma allo stesso tempo ha parlato di interventi più efficaci, tra i quali quello di permettere di aprire le buste per valutare se i setini la differenziata la fanno come dovrebbero, anche in considerazione che la parte di indifferenziata, che dovrebbe essere un residuo, in realtà è quella più consistente. Basti pensare alla situazione dei cassonetti in via degli Archi, che arrivano a contenere tre volte il numero che statisticamente è venuto fuori in relazione agli abitanti della zona. L'amministratore della partecipata, infine, è tornato a lanciare l'appello affinché si realizzi la tariffa puntuale, che premi chi differenzia sotto il profilo di risparmio economico.