Ai dirigenti del Terzo Polo non sono piaciute le dichiarazioni del sindaco Antonio Terra, che nel tentativo di minimizzare l'addio della lista ha parlato dell'addio "di 2-3 sostenitori del vice sindaco Gabriele". Un'affermazione sbagliata, visto che il Consiglio direttivo si è espresso all'unanimità per abbandonare la maggioranza. Le uniche voci discordanti sono state quelle di Yuri Pasqualotto e Claudio Di Marcantonio, che tuttavia si sono dimessi prima del voto. Ma il direttivo ha mostrato compattezza nella decisione. "Come già ribadito nell'incontro tra la nostra delegazione -commenta il coordinatore Mirco Merli - ed il Sindaco stesso, è stata presa dall'unanimità del Consiglio Direttivo, e non, come dichiarato dal primo cittadino, da "due o tre sostenitori" del vice Sindaco Gabriele. Ribadiamo, ancora una volta, che per senso di responsabilità, i nostri consiglieri assicureranno comunque l'appoggio necessario al proseguo della legislatura, votando gli atti che riterremo utili alla città. Prendiamo quindi atto, ancora una volta, che il sindaco non vuole rendersi conto della situazione attuale, tirando per la giacchetta prima tizio e poi Caio. Troviamo inaccettabile tale comportamento e poco consono ai principi fondanti del movimento civico che abbiamo contribuito a creare". Ma soprattutto il movimento chiede al primo cittadino di rimuovere il simbolo dai manifesti elettorali della coalizione civica. "Rimane incomprensibile pertanto, che - conclude - il nostro simbolo sia ancora presente sul cartello elettorale di Aprilia Civica".
Politica
Il Terzo Polo contro Terra: "Tolga il nostro simbolo dai cartelli elettorali"
Aprilia - Il movimento si scaglia contro le affermazioni del sindaco: "Altro che 2-3 sostenitori, il Consiglio direttivo si è espresso all'unanimità per uscire dalla maggioranza"