Da pochi giorni il consiglio comunale ha approvato la delibera per l'istituzione del Sistema Culturale Integrato Città di Fondazione e Agro Pontino, un modello di gestione unitaria ed integrata del patrimonio culturale che coinvolge in rete altri soggetti. Un passo che però spinge criticamente il consigliere Matteo Coluzzi a ricordare, nel suo stile rigoroso e comprovato da numeri e dati, quanto non sia stato fatto sul fronte del patrimonio museale. A partire dalla mozione sulla Rete Museale Civica, approvata quasi due anni fa e rimasta lettera morta. «La mozione impegnava Sindaco e Giunta a provvedere alla stesura di un calendario di eventi – scrive Coluzzi - a rivedere gli orari di apertura soprattutto nel weekend, ad installare cartellonistica relativa alle attrazioni turistiche». Nulla si è mosso neanche dopo una seconda interrogazione il 16 Febbraio 2017. In quella occasione si discusse più in generale di tutto il patrimonio culturale, museale e diffuso, da valorizzare. «I risultati? Stiamo ancora aspettando di vederli - spiega il consigliere - a due anni circa dal primo sollecito, non è ammissibile sentirsi rispondere ancora "non abbiamo somme" per due precisi motivi: il primo perchè sono le stesse parole di chi LBC ha sempre condannato, ovvero chi era al governo della città prima di loro; il secondo perchè il Codice etico professionale della ICOM ( International Council of Museums), nonché le linee guida regionali in merito, recitano che «l'amministazione responsabile ha come prima responsabilità di garantire la conservazione e la valorizzazione del patrimonio, oltre alle risorse umane, fisiche e finanziarie destinate a tale fine». Coluzzi elenca poi tutte le strade avviate e non portate a termine: il "Museo Diffuso del Novecento", rispetto al quale lui stesso evidenziò di un progetto già donato al Comune di Latina nel 2012 insieme ad altri studenti di architettura e dimenticato. E poi «l'Art Bonus, che doveva essere seguito da un piano di comunicazione e di sensibilizzazione senza tener conto che il patrimonio va man mano degradandosi giorno per giorno (due esempi su tutti le statue di Palazzo M e i gruppi scultorei di Piazza del Quadrato). Senza parlare del Museo di Satricum, che a detta dell'assessore doveva essere istituito in tempi brevi». Il consigliere contesta anche la direzione dei Musei Civici, che ha visto l'incarico gratuito di due direttori scientifici con determina del 2017 poi seguita dall'assunzione dell'impegno, appena rinnovato, solo da parte dell'architetto Francesco Tetro. «Nessun avviso pubblico bensì un incarico diretto ad un candidato nella lista di Latina Bene Comune. Tale incarico, di durata annuale, prevedeva la scadenza lo scorso 31 Marzo 2018 ed è stato da pochi giorni rinnovato sempre a costo zero. Altra testimonianza della cultura a basso costo perpretata da chi affermava invece di voler ripartire dalla bellezza ma anche dal valore di questo settore, trascurato per anni». «La nostra Città doveva abituarsi al bello - conclude Coluzzi - perchè ci siamo dovuti solo abituare ai servizi gratuiti? Se si vuole fare cultura, quella con la C maiuscola, occorre investire e non bastano propositi da campagna elettorale».
La polemica
"Art bonus, Satricum e non solo: sulla cultura è indietro tutta"
Latina - Il consigliere di opposizione Matteo Coluzzi ricostruisce le criticità del settore e gli indirizzi approvati e non attuati in Consiglio comunale