La fase costituente di un nuovo Pd può cominciare da Latina. E' infatti questo il messaggio passato dall'incontro che si è tenuto ieri pomeriggio all'hotel Europa il cui titolo dice già molto, «Ripartire dal basso: più forza alle Province e ai Comuni per rilanciare l'Italia». Nel discorso introduttivo il segretario provinciale Claudio Moscardelli ha tracciato un percorso che passa dalla riforma della legge elettorale per le province ad una nuova mappa deidistretti regionali, senza mai dimenticare il gap delle infrastrutture, in una parola l'autostrada Roma-Latina che ormai è diventata il simbolo dell'integrazione economica e politica necessaria al Lazio e forse al Paese.
«Come Pd abbiamo ancora una rete importante di sindaci e di consiglieri comunali. - ha detto Moscardelli - Gli amministratori locali hanno grandi responsabilità politico amministrative, contabili e penali. Non sono remunerati adeguatamente o non lo sono affatto. Non possiamo continuare così. Tra non molto avremo difficoltà a trovare chi si impegna nelle amministrazioni. Non abbiamo bisogno di nuovi stati centralisti regionali. Al contrario abbiamo urgente esigenza di decentrare secondo un principio di sussidiarietà, di trasferire poteri funzioni e risorse dalle Regioni alle Province e ai Comuni. Le Province debbono avere l'elezione diretta del Presidente e dei consiglieri provinciali. Sono Enti rimasti nella Costituzione e sono fondamentali per il governo dei territori fuori delle città metropolitane per portare avanti politiche di area vasta, impossibili per i Comuni e le Unioni di Comuni».
Il fatto
Moscardelli lancia una fase costituente per un nuovo Pd
Latina - Incontro con Bruno Astorre per definire le scelte più utili all’amministrazione del territorio e per ripensare le Province