Necessità di programmare, di guardare oltre il proprio giardino e di iniziare a pensare alla città come tale, in forte espansione demografica e quindi con il bisogno di adeguarsi ai tempi che passano. E' su questi temi che ieri pomeriggio si è svolto il confronto tra i candidati alla carica di sindaco di Sermoneta che gli elettori sono chiamati a votare il prossimo 26 maggio. All'interno del centro civico di Monticchio Giuseppina Giovannoli, Antonio Aprile, Alessandro Antonnicola ed Emanuele Agostini si sono confrontati di fronte ad una sala piena di cittadini, ansiosi di comprendere come i quattro candidati si vogliano occupare della cosa pubblica.

Una delle prime situazioni analizzate è stata quella in cui si trova il centro storico di Sermoneta. Quattro opinioni diverse, ma con un'unica certezza, quella di cambiare rispetto all'attuale situazione. E' questo che emerge ascoltando Aprile, Antonnicola, Giovannoli ed Agostini. Secondo il primo questi problemi non arrivano adesso, ma sono figli di dissennate gestioni amministrative che si protraggono dagli anni '80, quando per la prima volta fu eletto consigliere comunale: «Le soluzioni – ha spiegato Aprile – vanno studiate, in qualsiasi posizione si finisca in consiglio comunale, così come va intrapreso un ragionamento serio sul decoro urbano». Secondo Antonnicola, invece, la questione potrebbe essere risolta con nuove idee di parcheggio, uno che potrebbe sorgere nell'area del vecchio stadio comunale, un altro fuori le mura, con la possibilità per i residenti di ottenere pass speciali: «La questione del decoro urbano invece – ha spiegato il leader di Nessuno Escluso – va affrontata di concerto con i cittadini, per comprendere quali siano le loro esigenze». Più articolata su questo tema la risposta di Giuseppina Giovannoli, che non si è limitata soltanto a parlare di parcheggi a pagamento, ma ha sottolineato come gli stessi soldi dei parcometri dovranno essere utilizzati per la collettività. Un passaggio del suo intervento, poi, è stato sul concetto generale di turismo nel borgo: «Insieme alla Fondazione Caetani va studiata l'ipotesi di realizzare un biglietto integrato, così come si deve ragionare sul collegamento tra centro storico e stazione, e serve recuperare l'accordo con la Latina FilmCommission per la realizzazione di film all'interno del borgo medievale». Agostini, infine, ha posto l'accento sulla necessità di continuare a valorizzare questa vetrina rappresentata dal borgo, ponendo l'accento sul recente arredo urbano: «Sembra essere stato realizzato ad occhio da un cieco – ha spiegato Agostini – e sicuramente va riveduto. Ma non solo, serve anche un visione più ampia del problema, con l'ipotesi di realizzare un parcheggio dotato di ascensore per rendere meno complicata la faccenda».

Quasi la stessa unità di intenti su un altro tema caldo di questa campagna elettorale, quello riguardante le politiche scolastiche, con i plessi che ormai faticano a contenere il numero di studenti presenti. Nel suo intervento Antonnicola ha puntato il dito sulla mancanza di programmazione, ma allo stesso tempo ha ragionato sull'importante avanzo di amministrazione che permetterebbe di intervenire per la realizzazione di nuove strutture o, almeno, sul potenziamento delle attuali. Agostini, invece, ha posto l'accento sul fatto che non ci sia mai stata l'occasione di sedersi intorno ad un tavolo per programmare il da farsi. Secondo il candidato di Sermoneta Protagonista ha dell'assurdo la ventilata ipotesi di chiudere il plesso del centro storico, mentre la città, proprio per definirsi tale, deve iniziare a ragionare come una città, costruendo un plesso unico che possa diventare un autentico polo scolastico. Un progetto ambizioso, come spiegato dallo stesso Agostini, ma che prima o poi gli amministratori dovranno iniziare a valutare con attenzione. Decisamente critico, invece, Antonio Aprile, che ha chiesto ai cittadini di andare a visionare le carte e i documenti, proprio per comprendere come il problema non sia stato affrontato con le dovute accortezze. Lo stesso Aprile, infine, ha ricordato come sia stato presentato un progetto per l'edilizia scolastica in attesa di approvazione. A chiudere il giro delle risposte è stata Giuseppina Giovannoli, che prima di entrare nel merito ha ricordato come sotto la sua consiliatura (la seconda) sia stata inaugurata la scuola media di Doganella, riportando quelle classi a Sermoneta dopo tanti anni. La stessa candidata ha poi sottolineato come i ragazzi non siano stati mai sottoposti a liste di attesa e, rispetto ad Agostini, ha spiegato come sia importante che ogni borgata abbia un plesso scolastico, rilanciando anche sull'offerta formativa dei giovani studenti sermonetani, che dovranno iniziare ad avere all'interno dei loro programmi di studio la musica, l'inglese e l'informatica.

E poi: creare occupazione. È questo uno degli obiettivi che i quattro candidati sindaco intendono perseguire, cercando di mettere a sistema l'agricoltura, l'industria, le attività produttive e il turismo. Per Agostini occorre puntare sul rilancio dell'agricoltura, settore per troppo tempo abbandonato dalle varie amministrazioni: «Bisogna legare l'agricoltura al territorio - ha spiegato -, rilanciando il settore anche con dei marchi comunali». Sul caso Corden ha invece ricordato come l'attenzione sia alta e il Comune si sia interessato alla vicenda unanimemente. Antonnicola, invece, crede che si debba puntare sulle piccole e medie imprese: «Oggi le aziende con mille lavoratori non ci sono più - ha detto - e il risultato è che tanti sermonetani sono rimasti senza lavoro». Il Comune, sulla vita delle aziende, può senza dubbio controllare che si rispettino le regole «anche se - ha chiosato - non è semplice». Aprile, dal canto suo, ritiene che il problema sia legato al futuro del territorio e che occorra lavorare in modo coordinato e corretto per risolvere i problemi. L'agricoltura, poi, sta riprendendo la visibilità sul territorio e, di conseguenza, servono sinergie tra enti e imprese. Giovannoli, infine, crede che occorra una mappatura delle nuove aziende agricole, visto che sono cambiati gli allevamenti, ma anche le coltivazioni, le fattorie didattiche e gli agriturismi. «Il ritorno all'agricoltura è fondamentale - ha dichiarato -: dunque, istituiremo uno sportello agricolo dove i cittadini potranno chiedere informazioni». E sull'industria il piano è questo: «Vanno valorizzate le piccole e medie imprese nella zona artigianale e vanno snellite le pratiche burocratiche: in Comune gli imprenditori devono avere risposte immediate».

A "scaldare" la platea è stata anche la discussione sulle borgate: per Antonnicola è mancata la programmazione a Monticchio e Carrara-Pontenuovo. «Sono zone dove ci sono i problemi della città e quelli della campagna: vanno rivisti il Piano regolatore e quello particolareggiato per recuperare le aree. Qui, in passato, nessuno ha fatto nulla: mancano le fogne e a Tufette non c'è acqua dalle 12 alle 7 perché la rete idrica è insufficiente». Secondo Giovannoli le borgate sono «l'anima del territorio» e il «volano dell'economia». Doganella e Tufette, per lei, hanno bisogno di attenzione: «I cittadini chiedono la manutenzione ordinaria, la pulizia, la vivibilità». Nella prima zona, poi, servirà recuperare l'abusivismo, nella seconda occorre capire la destinazione urbanistica col Consorzio industriale. E per Carrara-Pontenuovo si punterà sulla riqualificazione dell'ex Mistral. Agostini è stato lapidario: «Basta settorializzare Sermoneta tra centro e questa o quella borgata: questa è una città e come tale va trattata. Serve un nuovo Piano regolatore, visto che quello attuale è del 1970. Non c'è stata lungimiranza e, oggi, la parola chiave deve essere programmazione: servono i servizi e un piano del traffico che risolva i problemi di tutti, visto che il sistema viario fa pena». Infine, Aprile ha chiarito che, sia in minoranza che nell'ultimo anno, ha cercato di dare il proprio contributo sui temi. «Poco è stato fatto - ha detto -, ma ritengo fondamentale l'approvazione dell'atto sulla rigenerazione urbana. Infatti, l'urbanistica è stata abbandonata da tempo e, oggi, ci ricordiamo del problema delle case. Questo Comune ha bisogno del Piano regolatore, perché ogni borgata ha la propria necessità».