Ultime ore di campagna elettorale per Nicola Procaccini. Oggi a Cisterna, domani ad Aprilia e poi a Roma per gli ultimi incontri con gli elettori prima della giornata di riposo di sabato. Una campagna elettorale strana, particolare, spesso oscurata dai litigi quotidiani degli alleati del Governo che Procaccini chiama "Frankestein". «C'è stata purtroppo poca attenzione ai temi, importanti, che le Europee possono mettere in campo. Le liti quotidiane di Lega e Movimento 5 Stelle hanno fatto passare in secondo piano le vere emergenze del Paese e dell'Europa, ossia quegli argomenti che dovevano essere al centro dei dibattito». Di positivo, però, qualcosa c'è. «L'attenzione sempre crescente verso Fratelli d'Italia - dice Procaccini - Le persone che ho incontrato in queste settimane credono molto nel lavoro di Giorgia Meloni. In particolare i giovani, le nuove generazioni. E questo non può che farmi piacere. Stiamo anche notando come tanti ex elettori di Forza Italia stanno guardando a noi. E' la dimostrazione che siamo sulla strada giusta».

Un collegio ampio, sterminato, quello dell'Italia centrale. Procaccini, per quanto possibile, ha provato a girarlo tutto, scoprendo tante differenze tra una regione e l'altra. «E' indubbio che ogni territorio abbia le sue peculiarità e i suoi problemi. Ho avuto la conferma, girando Umbria, Marche e Toscana ma anche altre parti del Lazio, che i problemi infrastrutturali che abbiamo nella nostra provincia non ci sono altrove. Siamo in una situazione emergenziale. Non ho seguito, lo confesso, il recente dibattito sulla proposta Durigon per la Roma-Latina. Io dico solo che l'attuale Pontina va sistemata, perché in questo modo non possiamo andare avanti, non possiamo crescere. Le infrastrutture viarie nella provincia di Latina vanno ammodernate tutte. Noi a Terracina abbiamo vissuto mesi isolati dal mondo con diverse strade chiuse in contemporanea. Per fare pochi chilometri si potevano impiegare ore. Non è possibile. Perché questo penalizza l'economia, il turismo».

Negli incontri con gli elettori, Procaccini sta provando a porre al centro dell'attenzione quei temi che a suo avviso mancano nel dibattito politico e che dovrebbero essere centrali nell'agenda europea. «In particolare l'agricoltura deve essere una priorità. L'Europa deve lavorare a una regolamentazione migliore, più equa, che riconosca le differenze di ogni Paese membro. Spesso in nostro Paese ha fatica a competere con chi ha costi di produzione minori: bisogna regolamentare meglio».

Questi sono i temi di cui si dovrebbe parlare, invece si parla di altro. «Quando giro per il territorio e vado in un'azienda agricola mi rendo conto che le persone si sorprendono di sentir parlare dei problemi che loro stessi vivono quotidianamente». Un altro argomento su cui Fratelli d'Italia battaglia da tempo è la direttiva Bolkestein. «E' l'esempio di quel che dicevo prima sulla regolamentazione. Non è possibile pensare che le regole sul demanio costiero possano essere le stesse per la Scandinavia e per l'Italia. Mettere all'asta le aree costiere non è la soluzione, perché il rischio concreto è quello di avere la criminalità organizzata che arriva carica di soldi, compra e poi gestisce e lucra. Non vogliamo difendere chi oggi ha le concessioni, ma vogliamo equità. Il privato che da anni gestisce le aree costiere non può certo essere messo alla porta in questo modo. Un esempio, questo, ma poi ce ne sono tantissimi altri, di quante cose andrebbero regolamentate meglio in Europa». Tutti temi, appunto, di cui si è discusso poco. «Per questo ringrazio quelle associazioni che hanno organizzato, qui a Latina, confronti tra candidati. Sono stati momenti importanti di confronto».

L'appello al voto di Nicola Procaccini è molto schietto. «Agli elettori sto chiedendo di scegliere Fratelli d'Italia e votare il sottoscritto, mettendomi in gioco in prima persona. In questa occasione sto esponendo me stesso, le mie idee, la mia esperienza maturata da sindaco di Terracina. Fratelli d'Italia ha presentato una lista giovane, fatta di persone capaci, valide. Un voto a Fratelli d'Italia è anche un voto per dare un segnale alla Lega di Matteo Salvini: abbandoni questo innaturale Governo col Movimento 5 Stelle e torni nel centrodestra, a governare con noi l'Italia»