In piazza per protestare contro l'accordo tra Pd e Movimento 5 Stelle e il mancato ritorno alle urne. Lega e Fratelli d'Italia protesteranno in tempi e modi diversi per lo stesso obiettivo. Il partito di Giorgia Meloni ha annunciato che la protesta sarà fissata per il giorno in cui il Governo Conte bis riceverà la fiducia in Parlamento. Matteo Salvini, invece, ha già scelto Roma e il 19 ottobre per una grande manifestazione contro l'intesa tra il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle.
Gli effetti della crisi di Governo sono certamente più pesanti nella Lega che passa da forza trainante del precedente Governo Conte a opposizione in Parlamento. La crisi innescata da Matteo Salvini lo scorso agosto a Sabaudia, on si è sviluppata come il leader del Carroccio sperava. Un errore che ora prova a nascondere sostenendo che l'intesa tra M5S e Pd era già nell'aria da tempo. I suoi luogotenenti pontini sposano questa tesi e in questi giorni stanno bombardando i propri militanti di messaggi social per confermare questa lettura. Ma a quanto pare in tanti sono rimasti delusi dalle mosse di Salvini e pensano che questo Governo Conte Bis nasca proprio perché Salvini ha innescato la crisi di Governo. Per queste ragioni i big pontini della Lega, da Claudio Durigon e Francesco Zicchieri, sono pronti a serrare le fila e a spiegare ai propri elettori che prima o dopo si andrà alle urne e la vittoria premierà la Lega. Salvini, ieri, ha dettato la linea ai suoi: «Il governo M5s-Pd non è maggioranza nel Paese e "ci stiamo già organizzando, partendo dai territori per l'opposizione. Mi arriva una serie infinita di inviti da amministratori del Sud, poi il 14 settembre ci sarà una riunione di tutti gli amministratori locali della Lega, e il 15 settembre Pontida che sarà un appuntamento di popolo, e il weekend successivo, sabato 21 e domenica 22, gazebo in migliaia di Comuni italiani per chiedere democrazia, rispetto delle regole, onore». Infine a Roma, il 19 ottobre, «per esprimere compostamente la nostra voglia di contare».
Come detto anche Fratelli d'Italia si prepara a scendere in piazza. Nicola Calandrini ha rilanciato ieri l'appello di Giorgia Meloni per una grande mobilitazione in vista del voto di fiducia al Governo M5S-Pd. Una grande manifestazione di piazza nei pressi del palazzo del Parlamento. Per Fdi la posizione non cambia: il partito della Meloni era opposizione al Governo Conte formato da Lega e Movimento 5 Stelle e sarà opposizione a questo nascente Conte bs, che al posto della Lega avrà il Pd insieme ai pentastellati. Nicola Calandrini afferma: «"Da quando manifestare in piazza è intimidatorio? Esprimere il proprio dissenso è un diritto garantito dalla Costituzione. Per questo Fratelli d'Italia esprimerà la propria opposizione in piazza Montecitorio il giorno della fiducia al governo dell'inciucio Pd-M5S. Stia tranquillo l'onorevole Miceli: la nostra sarà una manifestazione autorizzata e rispetteremo tutte le indicazioni che vorrà darci la Questura. Quello che PD e Movimento 5 Stelle non hanno capito o preferiscono non capire, è che i loro due partiti non sono espressione della volontà popolare, saranno pure la maggioranza in Parlamento ma non sono maggioranza di un paese che invece chiedeva nuove elezioni e un governo stabile di centrodestra. Ad ogni modo, manifestare è un nostro diritto, se dopo aver escluso la possibilità del voto si taglia anche la possibilità di scendere in piazza, allora sì che c'è da preoccuparsi per la tenuta democratica del paese».