La benedizione sull'intesa tra Paritto democratico e Latina Bnee Comune nel capoluogo pontino è arrivata direttamente da Roma, da via Cristoforo Colombo, sede della Regione Lazio. Ai piani alti del Pd avrebbero rassicurato Damiano Coletta, sindaco di Latina, sul sostegno alla sua ricandidatura nel 2021 da parte dei dem. E l'intesa per l'ingresso nel Pd in maggioranza e in giunta già dalle prossime settimane, è salita di qualità. Infatti a metter mano all'accordo ci sarebbero anche il vicepresidente della Regione Daniele Leodori, ormai vero dominus nel Lazio e il segretario regionale del Pd Bruno Astorre.
I due big regionali avrebbero anche accolto l'indicazione di Coletta sul fatto che in giunta sarebbe meglio avere tecnici esterni alla politica in luogo di consiglieri o esponenti diretti del partito. Insomma, meglio preservare l'anima civica di sinistra che ‘amministrazione si porta dietro e non mischiarla di politica. Il nome che circola in queste ore è quello di Barbara Dominici, una professionista molto vicina politicamente a Bruno Astorre.
Sabato scorso le delegazioni di Latina dei due partiti si sono incontrate e hanno fatto ulteriori valutazioni sul documento politico presentato dal Pd per un patto di fine mandato. I Dem puntano molto sul rilancio della città attraverso la rigenerazione urbana e politiche che incentivino il verde e il decoro urbano.
Il Partito democratico di Latina, guidato da Alessandro Cozzolino, sembra disposto a tutto pur di entrare nell'amministrazione in questi ultimi due anni. «Per dare una mano e risolvere i tanti problemi che ci sono in città» dicono i dem. Peccato che Lbc continui a sostenere che i problemi sono sempre meno e che la ricetta applicata in questi tre anni dal sindaco Coletta è quella vincente. La distanza è quasi tutta qui ma alla fine il pressing che arriva da Roma sarà determinante per far stringere l'intesa alle due parti. I segretari di Pd e Lbc, Cozzolino e Giri, assicurano infatti che mancano solo i dettagli. Del resto dopo il via libera dal piano regionale, è difficile non portare a termine l'intesa. Anche se la mancata solidarietà pubblica del Pd dopo il caso D'Achille ha alimentato le perplessità della fronda interna a Lbc.