Gerardo Stefanelli, sindaco di Minturno, passa a Italia Viva. L'ex esponente del Partito democratico ha aperto il 2020 facendo la tessera del partito di Matteo Renzi. In questo modo, in un colpo solo, Italia Viva conquista il primo sindaco in provincia e un esponente di spicco della politica pontina.

«Ho scelto di aderire ad Italia Viva ed alla sfida lanciata da Matteo Renzi per costruire un nuovo soggetto politico con coloro che continuano a credere nella necessità di un ideale riformista democratico e liberale». il sindaco di Minturno ha lasciato nei mesi scorsi la casa Dem, in rotta con la linea del segretario nazionale Nicola Zingaretti. Oggi trova il suo habitat in Italia Viva. «Una casa giovane, innovativa, femminista, dove si lanciano idee per l'Italia e l'Europa: una casa adatta ai nuovi tempi che ‘siamo chiamati a vivere'. Una politica viva, fatta di passioni e di partecipazione, di conoscenze e competenze, che si confronta con la realtà guardandola con occhi moderni, attuali, senza pregiudizi e dogmi ideologici, senza le gabbie dei paradigmi del passato Uno spazio difficile, certo, nell'attuale quadro politico, ma una sfida che attende il nostro impegno, il nostro contributo entusiasta. Perché in fondo la politica è passione ed entusiasmo, e questo non è certo il tempo per calcolatrici e bilancini che misurino la convenienza personale dell'impegno politico. Le delusioni per il cammino assunto dal partito democratico e per i propositi che all'orizzonte si intravedevano, avevano fatto maturare in me la volontà di riservare il mio impegno pubblico alla sola Amministrazione comunale di Minturno»

Ma poi qualcosa è scattato. Ecco come. «Dopo una riflessione e momenti di confronto con tanti amici e collaboratori, è emersa la volontà di riprendere un cammino politico provando a dare un modesto contributo alla costruzione, anche sul territorio provinciale, di una nuova Casa. Siamo consapevoli che sarà un cammino lungo, non privo di difficoltà, ma abbiamo entusiasmo e forza per intraprenderlo. L'Amministrazione che mi onoro di presiedere non subirà cambiamenti nella linea politica né nella composizione amministrativa. Il campo politico in cui mi impegnerò infatti resta comunque quello democratica e progressista alternativo ai sovranisti ed ai populisti».