Cerca di gettare acqua sul fuoco delle polemiche il gruppo consiliare di "Tradizione e Futuro" a sostegno del sindaco Nancy Piccaro. All'interno di un volantino distribuito domenica mattina nella centralissima piazza VI Gennaio, a Roccagorga, la maggioranza spiega nel dettaglio le posizioni assunte sulla situazione dell'azienda speciale "Vola" e sullo Sprar, con le conseguenti considerazioni di stampo politico, anche alla luce dell'abbandono della maggioranza da parte del presidente del consiglio comunale Maurizio Fusco.
«Riguardo all'azienda - si legge nella nota - occorre precisare che i problemi di liquidità finanziaria della stessa sono stati causa di ritardi nell'erogazione degli stipendi e ritardi nell'approvvigionamento della farmacia. Tali problemi sono attribuibili al mancato pagamento di cartelle esattoriali dell'Agenzia delle Entrate, pervenute presso l'azienda il 2 maggio 2019. A causa di ciò i conti correnti dell'azienda hanno subito un pignoramento. Non è dato sapere il motivo per il quale questa cartella esattoriale del 2 maggio 2019 non è stata pagata, quello che ci preoccupa è il contenuto perché si tratta di interessi pregressi non versati da parte dell'azienda. Questa situazione ha aperto uno scenario inquietante, perché sono venuti fuori dalla relazione del commercialista dell'azienda debiti per oltre un milione e duecentomila euro fino a tutto il 2018 (il 2019 è ancora da quantificare) attribuibili in parte a forniture da pagare ed in parte a mancato versamento di tributi accumulati negli anni pregressi. Basta avere un po' di buon senso per capire che la situazione è seria, coinvolge molte famiglie della nostra comunità e potrebbe mettere in discussione i servizi erogati. L'impegno della nostra amministrazione è quello di affrontare con serietà e responsabilità tutta la situazione, che si presenta alquanto complessa e articolata ma che ci trova ben determinati a risolverla nel migliore dei modi per i lavoratori e per la comunità intera».
Riguardo alla presunta adesione al progetto Sprar, "costata" l'abbandono della maggioranza da parte dell'esponente della Lega, la maggioranza ha spiegato come il progetto sia in proroga tecnica dal Ministero fino al 30 giugno 2020 per fornire alle amministrazioni il tempo necessario a valutare tutte le situazioni che possano portare alla riconferma del progetto stesso o alla sua interruzione: «L'amministrazione, quindi, non ha formalizzato ancora nessuna scelta né di proseguire nel progetto né di interromperlo. Anche volendo, non sarebbe stato opportuno farlo perché si è in attesa del decreto specifico che ne chiarirà le modalità di esecuzione. Appare pretestuoso utilizzare tale infondato argomento per giustificare posizioni ed atteggiamenti di opportunismo personale che si vuole far passare per posizione politica. Ma ormai siamo abituati ad atteggiamenti ondivaghi che sembrano rispondere più alle esigenze della minoranza che non a un atteggiamento propositivo e fattivo di un consigliere di maggioranza che si senta in linea con il progetto politico, orientato al perseguimento del bene comune».