La cultura è tradizionalmente un asse strategico nelle dichiarazioni degli amministratori e dei politici ma è al tempo stesso il primo oggetto di taglio di risorse in tutte le fasi di restrizione della finanza pubblica. Succede anche a Latina dove la situazione attuale, musei senza un direttore e con scarsi servizi, un teatro chiuso, un sito di scavi archeologici poco valorizzati, iniziative rare e scollegate tra loro, restituiscono la pallida fotografia di un settore in chiaroscuro. Ecco perché il consigliere comunale Matteo Coluzzi torna a chiedere risposte su quei temi sbandierati dall'attuale amministrazione ma difficilmentetradotti in impegni ed opere concrete. «Nella nostra Città la cultura è sempre stata vista come un qualcosa di subordinato ad altri temi "prioritari"- spiega Coluzzi - per accorgersene basta fare una riflessione sulla rete museale del nostro territorio che attualmente presenta forti criticità relative all'assenza di servizi museali, alla scarsa fruibilità di opere e strutture, alla mancata promozione e valorizzazione, all'allestimento inadeguato ed alla quasi inesistente accessibilità dei musei nei periodi di maggior affluenza. Negli ultimi mesi sono state organizzate alcune iniziative per rispondere a queste esigenza attraverso il recepimento di finanziamenti regionali, ma risulta ancora tutto in alto mare. Occorre considerare, al di fuori delle solite frasi di rito, quanto gli investimenti in cultura rappresentino un aspetto strategico per lo sviluppo del nostro territorio. Senza cultura non c'è turismo. Senza Turismo non c'è cultura, anche intesa come valore dell'accoglienza, dell'offerta proposta». Per Coluzzi porre come priorità la conservazione, la gestione amministrativa, la valorizzazione, la didattica, la comunicazione «sono pratiche ad oggi sconosciute nella nostra città. Basta fare un giro nei musei civici per rendersene conto, sempre che si abbia la fortuna di trovarli aperti (durante il week end è inutile provarci)».

Anche nel Codice etico professionale dell'ICOM (International Council of Museums ), adottato all'unanimità dalla 15^ Assemblea a Buenos Aires (Argentina) il 4 novembre 1986, viene sottolineato come i musei sono responsabili del patrimonio naturale e culturale, materiale e immateriale, che custodiscono. «Per questo motivo le amministrazioni responsabili sono tenute a garantire che il museo e le sue collezioni siano accessibili a tutti, in orari ragionevoli e periodi regolari. Particolare riguardo va osservato nei confronti delle persone con esigenze specifiche. Lo stesso Ente è tenute a garantire che le risorse economiche siano sufficienti alla gestione e allo sviluppo delle attività del museo, i cui finanziamenti devono essere gestiti con metodi professionali». Coluzzi discusse una mozione (approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale) che impegnava il Sindaco e la Giunta a provvedere alla stesura di un calendario di eventi e iniziative coerenti con contenitori e contenuti museali oltre che a rivedere e rettificare gli orari di apertura in particolar modo relativamente ai periodi di maggior afflusso e i periodi festivi. Inoltre, affinchè si iniziasse realmente a parlare di strumenti turistici e servizi al visitatore, venne richiesta l'installazione di cartellonistica relativa alla rete museale ed alle attrazioni turistiche tutte.
«Tutto ciò non si è mai concretizzato -dice il consigliere del Gruppo Misto - alcuni tentativi fatti dall'ex assessore Antonella Di Muro non hanno avuto seguito, nonostante i numerosi confronti sul tema». Le domande di Coluzzi sono un fuoco di fila. «Che fine ha fatto l'avviso pubblico per il nuovo Direttore Scientifico dei Musei Civici? Quale sarà la modalità considerando che nell'ultimo caso LBC ha deciso di incaricare "gratis" un membro candidato nella propria lista? A che punto è il percorso per istituzionalizzare il sito museale di Satricum, tanto millantato da questa maggioranza? Ad oggi sono rispettati tutti i criteri che possono permettere alla nostra rete museale di far parte della Organizzazione Museale Regionale del Lazio? Per quale motivo la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea non è agibile? Ma soprattutto per quale motivo alla Commissione Consiliare competente insieme al Consiglio Comunale tutto non è dovuto sapere? Lo strumento Art Bonus a cosa ha portato? Come sono state investite le somme donate dai privati? Quali interventi sono stati effettuati con le somme destinate alle statue di Palazzo come da emendamento al bilancio presentato dal sottoscritto ormai un anno fa?». «Nulla di tutto ciò che è stato fatto – dice il consigliere - o che più probabilmente non è stato fatto, è stato finora comunicato nelle sedi istituzionali preposte».
Coluzzi farà di queste domande l'oggetto di discussione durante le future convocazioni della Commissione Cultura e Question Time. «Come "Generazione per Latina" più volte abbiamo dimostrato ed affermato a gran voce di credere in questa Città. Di credere nell'unicità della nostra storia dalla cui dobbiamo e possiamo ripartire. Questa però non deve essere retorica, bensì lungimiranza. Non deve essere proclamo, bensì impegno».