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Sanità

Pat, il Comitato chiede soluzioni immediate

L'intervento dell'associazione: «Purtroppo sul nostro territorio i servizi continuano a diminuire»

Pat, il Comitato chiede soluzioni immediate

Dopo l'annuncio del sindaco Anna Maria Bilancia di un'assemblea pubblica sulla sanità che comunque seguirà l'Assemblea dei Sindaci convocata dalla ASL per il prossimo 26 febbraio, il Comitato Boschetto, Gricilli e Macallè di Priverno, da anni attento sulle tematiche che riguardano l'assistenza sanitaria territoriale, si rivolgono proprio all'azienda sanitaria locale: «Mentre in Regione si discute della futura guida della ASL di Latina che verrà commissariata, sul territorio i servizi continuano a diminuire. Alla Casa della Salute di Priverno, quando si riesce a prenotare e a svolgere un esame radiologico, per avere la risposta occorre attendere ulteriori 20 giorni. Bisogna infatti attendere che il medico che è a Latina riceva gli esami svolti a Priverno ed elabori i referti. Ci immaginiamo cosa ciò possa significare in presenza di lesioni. Per non parlare del PAT, il Punto di Assistenza Territoriale che ha sostituito il Punto di Primo Intervento a sua volta figlio minore in fatto di servizi erogati del classico Pronto Soccorso. Il PAT ha orari ridotti e quando è aperto serve a poco o nulla. Come Comitato di Boschetto abbiamo battagliato sulla rimodulazione degli allora ex Ppi in Pat, partecipando insieme al Comitato di Cori, alla stesura e presentazione di ben due ricorsi al TAR. Il problema dell'assistenza Sanitaria all'interno dei Pat è ormai ridotta ai minimi termini, tanto che una nota della stessa Asl dichiara "sono escluse dal trattamento le urgenze maggiori e le emergenze in quanto i Pat non sono strutture afferenti alla Rete dell'emergenza territoriale. Ciò significa che nei Pat non verranno trattate Patologie inerenti traumi di qualsiasi tipo, cefalee e difficoltà respiratorie gravi, emorragie e dolori al torace, perdita della coscienza e della parola, ustioni varie. E quindi, cosa rimane? Il Pat è diventato un ambulatorio a cui si può ricorrere per le cose più semplici mentre ha perso tutte le finalità che erano previste negli ex Ppi. Inoltre i Pat della Provincia, escluso uno, restano chiusi dalle ore 20 alle 8 di mattina, arrecando notevoli disagi nella popolazione locale e nel caso di quello di Priverno di ben 6 comuni, costringendo gli Utenti a recarsi agli ospedali di Latina o Terracina intasando i Pronto Soccorso. La Regione Lazio ritarda le sue decisioni sia per la riapertura notturna che per il ritorno alle funzioni di emergenza - urgenza che erano degli ex Ppi. Per non parlare delle turnazioni! Il sabato e la domenica, nel turno diurno sono presenti ben tre medici tra i Pat e la Guardia Medica. Non sarebbe forse il caso di ottimizzare le risorse facendo sì che il Pat tornasse a funzionare anche la notte, turnando i tre medici?».

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