Sanità
24.02.2024 - 22:30
Dopo l'annuncio del sindaco Anna Maria Bilancia di un'assemblea pubblica sulla sanità che comunque seguirà l'Assemblea dei Sindaci convocata dalla ASL per il prossimo 26 febbraio, il Comitato Boschetto, Gricilli e Macallè di Priverno, da anni attento sulle tematiche che riguardano l'assistenza sanitaria territoriale, si rivolgono proprio all'azienda sanitaria locale: «Mentre in Regione si discute della futura guida della ASL di Latina che verrà commissariata, sul territorio i servizi continuano a diminuire. Alla Casa della Salute di Priverno, quando si riesce a prenotare e a svolgere un esame radiologico, per avere la risposta occorre attendere ulteriori 20 giorni. Bisogna infatti attendere che il medico che è a Latina riceva gli esami svolti a Priverno ed elabori i referti. Ci immaginiamo cosa ciò possa significare in presenza di lesioni. Per non parlare del PAT, il Punto di Assistenza Territoriale che ha sostituito il Punto di Primo Intervento a sua volta figlio minore in fatto di servizi erogati del classico Pronto Soccorso. Il PAT ha orari ridotti e quando è aperto serve a poco o nulla. Come Comitato di Boschetto abbiamo battagliato sulla rimodulazione degli allora ex Ppi in Pat, partecipando insieme al Comitato di Cori, alla stesura e presentazione di ben due ricorsi al TAR. Il problema dell'assistenza Sanitaria all'interno dei Pat è ormai ridotta ai minimi termini, tanto che una nota della stessa Asl dichiara "sono escluse dal trattamento le urgenze maggiori e le emergenze in quanto i Pat non sono strutture afferenti alla Rete dell'emergenza territoriale. Ciò significa che nei Pat non verranno trattate Patologie inerenti traumi di qualsiasi tipo, cefalee e difficoltà respiratorie gravi, emorragie e dolori al torace, perdita della coscienza e della parola, ustioni varie. E quindi, cosa rimane? Il Pat è diventato un ambulatorio a cui si può ricorrere per le cose più semplici mentre ha perso tutte le finalità che erano previste negli ex Ppi. Inoltre i Pat della Provincia, escluso uno, restano chiusi dalle ore 20 alle 8 di mattina, arrecando notevoli disagi nella popolazione locale e nel caso di quello di Priverno di ben 6 comuni, costringendo gli Utenti a recarsi agli ospedali di Latina o Terracina intasando i Pronto Soccorso. La Regione Lazio ritarda le sue decisioni sia per la riapertura notturna che per il ritorno alle funzioni di emergenza - urgenza che erano degli ex Ppi. Per non parlare delle turnazioni! Il sabato e la domenica, nel turno diurno sono presenti ben tre medici tra i Pat e la Guardia Medica. Non sarebbe forse il caso di ottimizzare le risorse facendo sì che il Pat tornasse a funzionare anche la notte, turnando i tre medici?».
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione