Il caso
29.01.2025 - 22:00
Da lunedì alla Recoma Group la produzione è ferma, nonostante ci siano commesse pronte per essere lavorate. Giovedì sarà il quarto giorno di sciopero: gli operai dell’azienda di Sermoneta continueranno ad incrociare le braccia fino a quando la proprietà non deciderà di pagare ai propri dipendenti il saldo dello stipendio di dicembre. Una situazione paradossale visto che, come detto, in un questo momento di crisi l’azienda specializzata nella manutenzione e revisione periodica di bombole avrebbe assoluto bisogno di produrre.
Alla base dello sciopero c’è la questione delle promesse non mantenute da parte dell’azienda, in merito al saldo dello stipendio di dicembre. I lavoratori attendevano il resto delle spettanze, pagate solo in parte, ma alla scadenza del termine previsto di soldi non ne hanno visti. E la Confail Metalmeccanini, sindacato che segue da vicino la crisi della società facente capo alla famiglia Aprile, ha comunicato ufficialmente la scelta di proseguire con lo sciopero,
L’unica nota positiva, al momento, è rappresentata dall’aver scongiurato i licenziamenti annunciati qualche tempo fa dall’azienda. La Regione Lazio ha garantito la cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) a rotazione per 60 dipendenti, 20 impiegati e 40 operai, che sarà attiva già da lunedì. «Per il raggiungimento di questo risultato - ha affermato il segretario generale della Confail, Gianni Chiarato - vanno ringraziati il Prefetto di Latina Dott.sa Vittoria Ciaramella ed il Sindaco di Sermoneta Dott.sa Giuseppina Giovannoli, per la loro sensibilità e per l’ampia disponibilità mostrata nell’interesse di tutte la parti in causa».
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