L'evento
10.10.2025 - 22:40
Si sono confrontati con un’autrice dalla personalità complessa, Anna Banti, ma anche con il suo inconfondibile stile narrativo e con un tema che scelto dal professore Andrea Tarabbia insieme al Direttore del Parco Letterario Marguerite Chapin Caetani, Clemente Pernarella, si rifà a un'opera celebre della scrittrice fiorentina scomparsa nel 1985: “Le donne muoiono. Anna Banti e la seconda memoria”. Loro sono gli studenti della Scuola Holden, tornati al Giardino di Ninfa per l’ormai tradizionale soggiorno letterario. I quattro allievi protagonisti sono stati selezionati dalla celebre scuola di scrittura e storytelling fondata da Alessandro Baricco a Torino, e immersi nell’incanto di un’oasi che ha ispirato i più famosi scrittori hanno scritto i loro racconti. Ne daranno lettura oggi alle ore 11 nel salone dell’Antico Municipio del Giardino di Ninfa. È un evento molto atteso ogni anno, tanto è che risulta già sold out.
La scelta di Anna Banti è stata ben pensata. Il suo “Le donne muoiono” (1952) ha a che fare con Marguerite Chapin e Giorgio Bassani che pubblicarono il racconto (parte di una raccolta) sul Quaderno VI, semestre 1950, di Botteghe Oscure, rivista letteraria fondata dalla principessa. Va detto anche che il soggiorno risponde al saldo desiderio della Fondazione Caetani di fare cultura attraverso i luoghi del grande Casato. Gli scritti di Anna Banti sono a distanza di oltre un secolo di un’attualità sorprendente, là dove si ragiona sull’essere donna. “La sua opera – sono parole di Clemente Pernarella – ha permesso la riscoperta di figure storiche femminili raffinate e complesse come Artemisia Gentileschi, troppo spesso sottorappresentate rispetto alle loro controparti maschili. In un’epoca come la nostra, in cui le voci femminili e la rappresentazione delle donne sono al centro del dibattito culturale, le sue opere assumono un significato più rilevante: la sua capacità di portare alla luce storie di donne straordinarie offre una nuova comprensione della storia e dell’arte, promuovendo il ruolo fondamentale delle donne nel panorama culturale”.
Gli studenti della Holden giunti nel Giardino si chiamano Lisa Faggian, Venera Dora Leone, Maria Francesca Rubino e Lorenzo Bruseghin, e al loro fianco c’è il prof Andrea Tarabbia, felice di giungere a Ninfa in questa Stagione, dopo averlo vissuto negli anni precedenti in Primavera. A braccia aperte, come nel passato, il presidente della Fondazione Roffredo Caetani, Massimo Amodio, li ha accolti nel segno di un impegno che ‘alimenta l’anima letteraria del Giardino’. Da qui l’annuncio che questa quinta edizione sarà celebrata con una pubblicazione alla quale affidare tutti gli scritti redatti dai ragazzi fino ad ora. “L’impegno della nostra Fondazione deve andare in questa direzione - evidenzia il Presidente -: continuare a preservare il lavoro della famiglia Caetani e fare in modo che continui ad essere di ispirazione per le nuove generazioni».
Edizione digitale
I più recenti