Rifiuti
29.08.2023 - 18:00
Per aumentare la percentuale della raccolta differenziata sul territorio non basta solo ampliare il servizio nelle zone dove ancora non è presente ma occorre salvaguardare ciò che già c'è e anche da parecchi anni. Mentre nel quartiere di San Valentino una parte dei residenti sono entrati dallo scorso mese nel sistema di raccolta porta a porta (dopo quello di Franceschetti lo scorso inverno), c'è un altro quartiere in città - che è stato tra i primi a riciclare nel comune pontino - che continua invece a convivere con gli stessi problemi oramai da quasi un decennio. A distanza di mesi, torniamo a parlare del centro Esecav di via Einaudi. Installata nel marzo 2012 sotto l'amministrazione Merolla (tra i primi impianti del Lazio), era stato definito dalle istituzioni il "fiore all'occhiello" della la raccolta differenziata a premi: l'utenza infatti, attraverso una card nominativa oltre ad aprire gli sportelli dei punti di conferimento poteva accumulare punti o bonus per il pagamento puntuale della tariffa. Cosa quest6a mai avvenuta.
E nel tempo anche gli sportelli non funzionano più e rimangono perennemente aperti. Senza alcun controllo - visto che le telecamere non sono in funzione - tutti possono buttare i sacchetti dove vogliono senza dover rispettare quanto invece previsto dalla normativa in materia. E anche il distributore automatico che doveva fornire le buste all'utenza è fermo, anzi spento da tempo. Allargando il discorso, il disservizio riguarda anche le altre isole ecologiche informatizzate, quelle installate nel centro di Cisterna dal 2015 in poi. Dotate di apertura elettronica dietro input di una tessera magnetica, sono oramai tutte con gli sportelli aperti perché fuori uso. Senza dimenticare quella "a scomparsa" davanti all'ingresso del quartiere di San Valentino che vanta il triste record di non essere mai entrata in funzione.
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