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Il personaggio

Dario, l'antropologo di Formia che combatte l'industria dell'olio di palma

L'avventura del ricercatore che vive a stretto contatto con i popoli nomadi

Dario, l'antropologo di Formia che combatte l'industria dell'olio di palma

La prossima settimana ne parlerà di nuovo, davanti ad una platea internazionale, composta anche da rappresentanti di imprese internazionali, e sarà quello l'appuntamento buono per Dario Novellino, il ricercatore di Formia che da anni si batte contro l'aggressione dei territori che producono olio di palma. Quando li descrive è arrabbiato ma anche combattivo, in fondo la guerra sull'olio di palma è stata vinta anche grazie ai testardi come lui. Ha comimciato con una tesi sperimentale sull'industria dell'olio di palma e su quanto questa ha inciso sulle popolazioni del Borneo malese; è stato a lungo con i raccoglitori, con i popoli nomadi e ha visto insieme a loro gli effetti della raccolta industrializzata che costrine gli indigeni a cambiare vita e abitudine ma soprattutto ad una rapida emarginazione. Il 16 gennaio Dario Novellino sarà relatore al seminario organizzato dalla Confederazione francese del lavoro e dal titolo indicativo: "Is sustenaible palm oil possible?". Sarà lì come membro del Centro per la biodiversità culturale dell'Università di Kent in Gran Bretagna e sarà presente anche un delegato delle opolazioni del Palawan, una delle zone più colpite dal fenomeno della raccolta di olio di palma,oltre ad Emmanuel Faber, Ceo della Danone, e Marc Blanc, former employees' Director di Total. Ma questo interesse per l'antropologia e i diritti umani delle popolazioni meno tutelate o in via di estinzione lo ha esteso anche alla sua terra, Formia, e in specie ai pastori transumanti dell'Appennino centrale che segue con un progetto che propone la tutela e la valorizzazione di un lavoro di cui sono rimaste pochissime tracce ma un grande patrimonio culturale.

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