Figure professionali e cultori dell'arte italiana messi in rete, per promuovere le eccellenze del mondo food. Nasce ad Aprilia TrovaciGusto, la prima startup al mondo ideata per mettere in rete operatori del settore – ristoratori, chef, fornitori – e utenti finali, correggendo le storture di un sistema in cui proprio l'assenza di comunicazione può frenare lo sviluppo e provocare sprechi, ma anche limitare chi vorrebbe lavorare nel settore o chi cerca disperatamente figure professionali da inserire nel proprio organico. Una sorta di facebook dedicato all'universo food, capace di creare nuove figure professionali, come il gestore di «virtual restaurant», ma anche di dare strumenti di lavoro e visibilità a fattorini, home chef, musicisti, food blogger e a altri ancora. A creare l'ambizioso progetto del "1° food network" Vittorio Manzo, dottore commercialista di 40 anni, che dopo aver lavorato per anni come senior consultant in prestigiose aziende multinazionali come Ernst & Young e Deloitte, nel 2012 ha lasciato tutto per coltivare un sogno divenuto azienda nel 2013, e che nella lunga fase di sviluppo e test ha già raccolto l'adesione di 1350 attività in tutta Italia e di migliaia di utenti. L'obiettivo a partire dal1 agosto è abbandonare la fase di beta testing e iniziare a fare sul serio, ma i riconoscimenti sono già arrivati. La startup nelle scorse settimane ha partecipato al concorso indetto dal prestigioso Acceleratore dedicato al settore food, Startupbootcamp FoodTech, insieme ad altre 696 aziende operative in 86 paesi di tutto il mondo, arrivando in short list a un passo dalla finale.
Del resto TrovaciGusto è la prima piattaforma social di settore, rivolta a tre livelli di pubblico: possono iscriversi ristoratori e home chef in cerca di visibilità, di clientela, di figure professionali o di fornitori specializzati, che avranno modo di pubblicare menù, specialità, informazioni su eventi, sconti dedicati a tutti o solo ad un pubblico fidelizzato, composto dai fan iscritti alla piattaforma, cercare offerte e personale; fornitori, che avranno modo di promuovere prodotti e rendere note promozioni e peculiarità del prodotto che mettono sul mercato a livello nazionale; infine l'utente finale, che potrà ricevere proposte ad hoc dal proprio food network e trovare informazioni su ristoranti e altre attività food in zona, sui menù e sulle offerte, ma anche sfruttare il potenziale interattivo, diventando fan o addirittura «raccontando» le proprie esperienze agli iscritti che vorranno diventare suoi follower. Un influencer del mondo del food, che potrà accedere a sconti speciali diventando nel gergo dell'app un "Food Guru" dopo aver superato i 99 "seguaci". Infine le proposte di tipo "No Profit", per facilitare la vita al terzo settore: le attività di ristorazione possono infatti creare e pubblicizzare menù ad hoc riservati a serate di beneficenza e raccolta fondi, e molto altro ancora. «E' un progetto ambizioso, unico al mondo. Il cibo - spiega l'ideatore Vittorio Manzo - e le tradizioni culinarie sono eccellenze italiane, ma per difenderle e promuoverle serve correggere le inefficienze di un sistema in cui l'assenza di connessione tra i vari attori mina lo sviluppo, ad esempio con locali talora strapieni al weekend e semivuoti il resto della settimana, e comporta sprechi nel settore da arginare. Senza contare la possibilità di mettere in rete chi cerca e offre lavoro nel food, creando nuove opportunità e nuove figure professionali»
Il progetto
Un'app per le eccellenze della ristorazione
Aprilia - La piattaforma creata da un cittadino di Aprilia tra le migliori startup mondiali del settore: in semifinale nel contest con 696 aziende di 86 nazioni